Mappe e guide pocket per Tokyo

Premessa: nessuno mi paga per scrivere questi articoli, non scrivo per fare pubblicità a nessuno ma solo per dare suggerimenti basati su opinioni personali.

Approfittando dei saldi ho comprato una miniguida tascabile su Tokyo, e mi è venuto in mente di fare questo articolo. In passato ho già scritto un articolo sulle Guide Turistiche sul Giappone, ormai un po’ datato (della Lonely è uscita, ad esempio, la nuova edizione), avevo poi dato alcuni consigli su come richiedere del materiale alla JNTO gratuitamente (utile per procurarsi mappe)

Oggi voglio parlare di materiale tascabile, cioè di guide piccole o di mappe comode da consultare rapidamente, che ovviamente a parere mio non possono essere sostitutive di una guida “intera” ma un valido aiuto.

Sempre nel vecchio articolo avevo parlato, sempre della Lonely Planet, del loro frasario. Il frasario mi è tornato comodo e ne consiglio l’acquisto, quello della Lonely costa 8-9 euro ma ne esistono anche altri, ad esempio il frasario della Mondadori (costo 8-9 euro) o quello della EDT (prezzo simile). Torna comodo ovviamente quando si ha a che fare con chi non parla inglese, ma anche con chi lo parla male… almeno ci si fa capire subito! 🙂 

La Lonely Planet ha fatto poi la Tokyo Pocket, della quale avevo parlato poco entusiasticamente. Costa circa 12 euro e non aggiunge nulla di nuovo dal punto di vista contenutistico a quello che trovate sulla guida principale, si limita ad elencare una serie di “ovvietà” sui vari quartieri. La comodità sta nel fatto che è piccolina e può essere utile per le mappe e anche che è aggiornatissima (ultima edizione Aprile 2014).

Ho trovato più carina invece la Cartoville del Touring, che purtroppo è ferma all’edizione 2011. Costa solo 8 euro e se conoscete la serie Cartoville sapete che si tratta di mappe suddivise comodamente per ogni zona/quartiere che sono fatte tipo pop-up cioè devi ingrandire (dispiegandola) ogni sezione (se fate una ricerca con Google Immagini fate prima!). La Cartoville ha all’inizio una mappa intera della città su cui sono evidenziati i confini delle varie zone che saranno esaminate nel dettaglio, ognuno ha associato un colore e un numero di modo che la consultazione sia rapidissima. Poi ci sono le mappe (devo dire molto ben fatte, dettagliate ma non troppo, a colori) sotto le quali sono presenti indicazioni brevissime sui luoghi di interesse (con scritto costi e orari), tutto molto contenuto essendo lo spazio pochissimo. Ci sono anche consigli su ristoranti e negozi. Poi c’è la mappa dei mezzi pubblici con informazioni relative.  A differenza della Tokyo Pocket, la Cartoville non è una guida, non contiene quasi nessuna informazione ed è molto più leggera e meno voluminosa, secondo me perfetta per essere “associata” ad una guida-mattone (che sia Lonely, Mondadori, Rough, quella che volete insomma).

Poi avevo comprato la Moleskine City Notebook di Tokyo. Come forsi alcuni di voi non sanno, la Moleskine fa anche City Notebook, che uniscono mappe dettagliatissime della città al concetto di agendina da viaggio classica. Vi riporto la descrizione del sito ufficiale perchè è perfetta :

Un taccuino speciale per creare la tua guida personalizzata, con una combinazione di pagine bianche per appunti liberi, pagine informative (mappe, trasporti pubblici, indirizzi utili, ecc) e sezioni tematiche a tacche, per raccogliere e condividere tutte le informazioni sulle tue scoperte, città per città: ristoranti, negozi, angoli speciali, segnalazioni da ricordare e passare ad altri. In più, 12 fogli riposizionabili trasparenti, per tracciare i vostri itinerari, e 32 foglietti staccabili, per appunti volanti e per scambiare messaggi.

Una prima Key Map mostra l’intera città, ingrandita in scala in scala da 1:5.000 o 1:17.000 nei successivi quadranti di zona, con zoom speciali sul centro e indice alfabetico delle strade. Buon viaggio.

 

La Moleskine ha mappe dettagliatissime (unico difetto è che sono spalmate su tante paginette piccoline essendo l’ingrandimento elevatissimo) e dei comodi foglietti adesivi trasparenti da attaccare ad ogni pagina per poter segnare sopra note, itinerari, dettagli ecc.ecc… in più tutto quello descritto sopra. Io l’ho trovata molto comoda per segnare i miei hotel con i recapiti, i miei itinerari personalizzati, per appuntarmi dati utili come numeri di telefono in loco o i souvenir da comprare, e per segnarmi posti e indirizzi che mi sono piaciuti, e l’ho usata anche per i timbri (in Giappone tante attrazioni hanno un timbro personalizzato e colorato che potete stamparvi dove volete, è bello collezionarli tutti!). La Moleskine ha inoltre un elenco di tantissime vie in ordine alfabetico con posizionamento sulle mappe, davvero comoda se avete scritto un indirizzo ma non avete idea di dove sia. Vi lascio qui sotto il video ufficiale di presentazione che spiega più di mille parole.

Unico problema con la Moleskine è che non riesco a trovare il prezzo nè dove acquistarla, nè dal sito ufficiale nè da amazon nè da ebay… non vorrei fosse andata fuori produzione perchè è davvero carina! Se non ricordo male costava sui 12 euro.

Sempre a tema di mappe, è carina e comoda (soprattutto per chi è un po’ confusionario e tende a stropicciare le mappe di carta classiche) la Tokyo Crumpled Map della Palomar: si tratta di mappe stampate su un tessuto morbido, una specie di panno indistruttibile e impermeabile. Costa abbastanza, 12 euro, e viene data nella propria bustina indistruttibile. La mappa pesa 21 grammi e si può mettere via accartocciandola brutalmente, è grande 87×58 cm e ha un elenco di vie/musei/luoghi di interesse che possono essere trovati sulla mappe tramite le coordinate (comoda se cercate qualcosa e non avete idea di dove sia)

Immgine dal sito ufficiale Palomar

Sempre della Palomar, ad un costo ancora più elevato (16,90 euro) ci sono le Transparent City map, simili alla Moleskine. Sono libretti rigidi con le mappe della città sui quali è possibile attaccare dei fogli trasparenti e scrivere sopra ad essi, evidenziando quindi percorsi sulla mappa stessa che possono poi essere cambiati o tolti a piacimento. (I foglietti sono anche venduti a parte ma al momento sono gratuiti insieme alla mappa)

Spero di esservi stata utile, fatemi sapere cosa ne pensate di questi oggetti, alla prossima!

Quando andare in Giappone? Clima + Eventi

Questo articolo semplice ma essenziale vuole rispondere ad una domanda molto importante: quando andare in Giappone?

Come tutti voi sapete, il Giappone è più o meno alla nostra latitudine, quindi le stagioni si alternano e si caratterizzano esattamente come le nostre. Poichè però il Giappone è un’isola in mezzo all’oceano, esistono alcune differente importanti, come ad esempio l’esistenza di un periodo caratterizzato da forti pioggie (stagione dei tifoni) e un’estate tremendamente umida (simile alla nostra come temperature ma diversissima dall’idea di “caldo” che abbiamo noi), e così via.

Qui di seguito propongo quindi una carrellata dei vari mesi con indicazioni di massima su temperature e altro.
Ovviamente il periodo migliore per viaggiare è o durante la primavera o durante l’autunno, quando il clima è tendenzialmente mite e quando la natura mostra i suoi colori più belli, molto apprezzati dai giapponesi che ogni anno ne fanno letteralmente un grande evento!

Vi lascio anche il link in inglese della Japan Meteorological Agency dove potete trovare informazioni e previsioni del tempo.

Non vorrei sembrare limitativa a parlare, in questa sede, principalmente di temperature e clima. Se da un lato infatti ad un certo clima corrisponde un certo “aspetto” naturalistico (al quale, ricordiamolo, i giapponesi danno un’importanza ricca di significato), dall’altro sono anche altri gli elementi di rilievo nella scelta del momento giusto in cui partire, come ad esempio il calendario eventi. L’estate, ad esempio, un periodo dell’anno non proprio felice climaticamente parlando, offre però tanti eventi cui poter assistere (tra i quali, ad esempio, Gion Matsuri di Kyoto e Tenjin Matsuri di Osaka); a Natale/Fine anno si può festeggiare il Capodanno, a Gennaio si possono visitare Shirakawa-Go e Gokayama e le spettacolari illuminazioni notturne. Per questo nell’analisi dei vari mesi ho cercato di inserire anche gli eventi più importanti.

Stagione delle pioggie. Pro e contro. Prima di cominciare apro una parentesi sulla stagione delle pioggie: questo periodo è all’inizio dell’estate e si chiama tsuyu (o baiyu) che letteralmente significa “pioggia delle prugne” perchè coincide con il periodo di maturazione di questi frutti. Le pioggie sono causate dalla collisione di masse fredde provenienti dal nord con quelle calde provenienti da sud, che creano tempo instabile e spesso tanta pioggia. Le pioggie colpiscono più o meno tutto il Giappone esclusi Hokkaido e Okinawa, comunque in generale tutta la parte centrale. Mediamente il periodo in cui questa stagione si colloca è il seguente :

Regione Inizio Fine
Okinawa 8 Maggio 23 Giugno
Kyushu parte sud 29 Maggio 13 Luglio
Shikoku 4 Giugno 17 Luglio
Kinki (incl. Osaka, Kyoto) 6 Giugno 19 Luglio
Kanto (incl. Tokyo)  8 Giugno 20 Luglio
Tohoku parte nord 12 Giugno 27 Luglio

Durante questa stagione non piove tutti i giorni, ad esempio Tokyo ha una media di soli 12 giorni di pioggia nel mese di Giugno, contro le 120 ore di pieno sole. Anche quando piove può trattarsi di poche gocce. Tuttavia ovviamente possono capitare tifoni di particolare intensità, che hanno la potenza per bloccare la città o rendere impossibile girare normalmente e quindi visitarla, e per chi come noi ha a disposizione pochi giorni “contati” anche perderne solo un paio può essere veramente sgradevole.  Gli aspetti positivi sono invece che a Giugno molta gente evita di muoversi, e in più alcune attrazioni diventano anche affascinanti in questo periodo, ad esempio il Monte Koya può essere particolarmente nebbioso e quindi dall’aria mistica, e la zona di Hakone ricchissima in vegetazione e fiori (sebbene sarà difficile poter vedere il Monte Fuji), così come fare il bagno in una sorgente termale all’aperto mentre piove e ci sono grandi nuvoloni nel cielo è davvero un’esperienza unica.

Cominciamo…

Gennaio. L’inizio del nuovo anno è uno dei tre momenti dell’anno più vivaci turisticamente parlando*, con un’attività turistica intensa sia nazionale che internazionale: la maggior parte dei negozi, ristoranti, musei e attrazioni sono chiusi almeno un giorno tra il 29 Dicembre e il 4 Gennaio, per cui qualsiasi cosa vogliate fare è bene controllare anticipatamente se sarà possibile farla [ulteriori info sul mio articolo di Capodanno]. Gennaio di solito è freddo ma soleggiato e con poche pioggie, ideale per muoversi se non soffrite il freddo. Le giornate sono ovviamente corte (a Tokyo il sole tramonta verso le 5) e le nevicate abbastanza frequenti. A Gennaio Shirakawa-go e Gokayama vengono illuminate di notte in alcune date.
* I tre momenti dell’anno più frenetici (durante i quali si muovono molti giapponesi e quindi può essere difficile muoversi e spostarsi) sono appunto Fine/Inizio anno (dal 29 Dicembre al 4 Gennaio), la Golden Week ad Aprile [vedi Aprile] e l’Obon ad Agosto [vedi Agosto]. Questi periodi dell’anno sono di solito anche mediamente i più cari.

Tokyo : massima media 10 C° – minima media 2 C° / pioggia-neve 15% / soleggiato 75%
Takayama : massima media 3 C° – minima media -5 C° / pioggia-neve 50 / soleggiato 40%
Osaka : massima media 9 C° – minima media 3 C° / pioggia-neve 20% / soleggiato 55%

Febbario. Anche Febbraio è un mese soleggiato e asciutto, e i luighi di attrazione turistica non sono affollati. Le giornate però sono ancora brevi (tramonto a Tokyo ore 5:30 del pomeriggio) e la vegetazione è ancora in “letargo”. Febbraio è anche il mese delle nevicate, quindi adatto a chi vuole fare sport invernali o a cui piace la neve in generale (anche a Febbraio ci sono illuminazioni notturne a Ogimachi-Shirakawa-go). Le medie stagionali sono praticamente uguali a quelle di Gennaio.

Tokyo : massima media 10 C° – minima media 2 C° / pioggia-neve 20% / soleggiato 70%
Takayama : massima media 4 C° – minima media -5 C° / pioggia-neve 45% / soleggiato 45%
Osaka : massima media 9 C° – minima media 3 C° / pioggia-neve 20% / soleggiato 55%

Marzo. A Marzo cominciano le prime fioriture, come quelle dei pruni, e il clima diventa più mite. A fine Marzo apre ufficialmente la stagione delle fioriture, soprattutto verso sud. Nella seconda metà di Marzo iniziano anche le vacanze scolastiche. Per maggiori informazioni vi linko il mio articolo sull’hanami. Sempre a Marzo a Nara c’è l’Omizutori. A Kyoto invece uno dei due appuntamenti con l’hanatoro. A Tokyo l’AnimeJapan.

Tokyo : massima media 13 C° – minima media 5 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 60%
Takayama : massima media 9 C° – minima media -2 C° / pioggia-neve 45% / soleggiato 50%
Osaka : massima media 13 C° – minima media 5 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 60%

Aprile. Oltre a Novembre, Aprile è considerato il periodo migliore per visitare il Giappone, soprattutto a causa degli stupendi spettacoli colorati che la natura ci offre, con i ciliegi in fiore (hanami) in quasi tutte le regioni del Paese. Per questo motivo il turismo in questo mese aumenta (anche perchè perdurano le vacanze scolastiche), e in particolare inizia a fine mese la Golden Week (Settimana D’Oro dell’anno giapponese perchè nel giro di 7 giorni ci sono 4 delle più importanti ricorrenze/feste nazionali). Ad Aprile a Takayama si festeggia un bellissimo matsuri (spring festival)

Tokyo : massima media 18 C° – minima media 11 C° / pioggia-neve 35% / soleggiato 55%
Takayama : massima media 17 C° – minima media 3 C° / pioggia-neve 40% / soleggiato 55%
Osaka : massima media 20 C° – minima media 11 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 60%

Maggio. Come dicevo, a Maggio si conclude la Golden Week iniziata ad Aprile, quindi la prima settimana è una delle più movimentate (turisticamente parlando) dell’anno, con i suoi pro e contro (che potete leggere nell’articolo dedicato). La restante parte del mese è invece deliziosa per visitare il paese, perchè le temperature sono miti, la vegetazione è rigogliosa, e insomma si respira aria di primavera (e siccome tutti si sono mossi durante la Golden Week, non c’è in giro troppa gente!). Come eventi: Aoi Matsuri a Kyoto; a Tokyo Sanjia Matsuri e Kanda Matsuri.

Tokyo : massima media 23 C° – minima media 15 C° / pioggia-neve 35% / soleggiato 50%
Takayama : massima media 22 C° – minima media 9 C° / pioggia-neve 35% / soleggiato 55%
Osaka : massima media 24 C° – minima media 15 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 60%

Giugno. Dall’inizio di Giugno comincia la stagione delle pioggie (info all’inizio di questo articolo), questo forse non lo rende uno dei periodi migliori per partire. Tuttavia alcuni luoghi possono essere particolarmente “caratteristici”, come ad esempio il Koyasan. Nessun evento particolare da segnalare.

Tokyo : massima media 25 C° – minima media 19 C° / pioggia-neve 45% / soleggiato 30%
Takayama : massima media 26 C° – minima media 15 C° / pioggia-neve 40% / soleggiato 30%
Osaka : massima media 27 C° – minima media 20 C° / pioggia-neve 40% / soleggiato 35%

Luglio. La stagione piovosa si esaurisce verso la metà di Luglio, il clima è caldo e molto umido e si suda anche stando fermi. Inizia la stagione escursionistica delle scalate del Monte Fuji. Iniziano le vacanze estive scolastiche. Eventi: Kyoto, Gion Matsuri; Osaka, Tenjin Matsuri e Sumiyoshi Festival (30 Luglio-1 Agosto);Tokyo, fuochi artificiali sul fiume Sumida, Wakayama: Nachi Fire Festival

Tokyo : massima media 29 C° – minima media 23 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 30%
Takayama : massima media 29 C° – minima media 19 C° / pioggia-neve 50% / soleggiato 40%
Osaka : massima media 31 C° – minima media 24 C° / pioggia-neve 25% / soleggiato 55%

Agosto. Questo mese è bollente e umido, nulla a che vedere con le nostri estati che confronto a quelle giapponesi sono aride. Però Agosto è un mese ricco d’eventi, le vacanze scolastiche contribuiscono a far spostare più gente, e a metà mese c’è l’Obon Week (evento di origine buddhista dedicata alla commemorazione degli antenati, i cui spiriti tornano sulla terra per fare visita ai propri discendenti, i quali accendono dalle lanterne per indicare loro la via). Eventi: Tokyo, fuochi d’artificio; Kyoto: Daimonji (Gozan Fire Festival); Osaka : Sumiyoshi Festival (30 Luglio-1 Agosto)

Tokyo : massima media 31 C° – minima media 24 C° / pioggia-neve 25% / soleggiato 55%
Takayama : massima media 31 C° – minima media 20 C° / pioggia-neve 25% / soleggiato 60%
Osaka : massima media 33 C° – minima media 25 C° / pioggia-neve 20% / soleggiato 70%

Settembre. A fine Agosto e Settembre possono esserci dei tifoni, se particolarmente forti possono bloccare o congestionare le grandi città. Di solito i tifoni battono le regioni costiere a Okinawa o nel Kyushu, ma appuntono possono spingersi anche nelle città principali. Di solito pioggia e vento durano un paio di giorni e sono seguiti da giornate di sole splendente e cielo limpido. Rispetto ad Agosto, Settembre è un mese tranquillo, con temperature ancora calde e umide. A Settembre a Tokyo c’è il torneo di Sumo. A Kamakura c’è il Tsurugaoka Hachimangu Matsuri (16 Sett 2015). Il 21-22-23 Settembre è festa nazionale.

Tokyo : massima media 27 C° – minima media 21 C° / pioggia-neve 35% / soleggiato 40%
Takayama : massima media 26 C° – minima media 16 C° / pioggia-neve 40% / soleggiato 45%
Osaka : massima media 29 C° – minima media 21 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 55%

Ottobre. A Ottobre si festeggia il mio compleanno. No, dai, scherzo. Ottobre è un mese bellissimo per visitare il Giappone, perchè il clima è ancora abbastanza caldo ma non umido, e al nord o in montagna i colori iniziano a virare verso un meraviglioso vermiglio, momiji-gari (il picco sarà a Novembre). Eventi: Takayama, Matsuri d’autunno complementare a quello a primaverile (9-10 Ottobre); Kyoto: Jidai Matsuri (22 Ottobre), 12 Ottobre è festa nazionale (Giornata della salute e dello sport).

Tokyo : massima media 22 C° – minima media 15 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 55%
Takayama : massima media 20 C° – minima media 9 C° / pioggia-neve 30% / soleggiato 55%
Osaka : massima media 23 C° – minima media 15 C° / pioggia-neve 25% / soleggiato 65%

Novembre. Questo mese, oltre ad Aprile, è il migliore per visitare il Giappone. Se ad Aprile la fanno da padrona ciliegi e alberi in fiore, a Novembre è invece il rosso delle foglie autunnali che domina città e montagne. Le temperature sono in calo ma non troppo fredde, e il clima è secco. Esclusi i punti “top” considerati più belli in autunno, Novembre non è un periodo di grandi spostamenti di turisti. Link al mio articolo sui colori autunnali. Eventi: Utsonomiya: gyoza festival, primo week-end di Novembre, Altri. 15 Novembre è la giornata “Shichi Go San”.

Tokyo : massima media 17 C° – minima media 10 C° / pioggia-neve 20% / soleggiato 60%
Takayama : massima media 13 C° – minima media 2 C° / pioggia-neve 35% / soleggiato 45%
Osaka : massima media 17 C° – minima media 10 C° / pioggia-neve 25% / soleggiato 60%

Dicembre. A Dicembre fa freddo ma il clima è secco. Finchè non iniziano le festività e le vacanze scolastiche (23 Dicembre) è un mese tranquillo. Le ore di luce, però, diminuiscono (a Tokyo sole tramota alle 4.30 circa) e la vegetazione va in letargo. Dal 29 Dicembre al 4 Gennaio molte attività sono chiuse. Per ulteriori informazioni vi rimando al mio articolo sul Capodanno. Eventi qui (importante: hanatoro a Kyoto).

Tokyo : massima media 12 C° – minima media 5 C° / pioggia-neve 10% / soleggiato 75%
Takayama : massima media 6 C° – minima media -2 C° / pioggia-neve 40% / soleggiato 35%
Osaka : massima media 12 C° – minima media 5 C° / pioggia-neve 20% / soleggiato 65%

Per finire, alcune tabelle di Tokyo e Kyoto:

Temperature Kyoto durante l'anno

Temperature Kyoto durante l’anno

Temperature Tokyo durante l'anno

Temperature Tokyo durante l’anno

Precipitazioni Kyoto durante l'anno

Precipitazioni Kyoto durante l’anno

Precipitazioni Tokyo durante l'anno

Precipitazioni Tokyo durante l’anno

Nuovo ZugoJapan e Tabimori

Salve a tutti,
Vi presento il nuovo aspetto di ZugoJapan!

La versione falsa: dopo ore di lavoro ho trovato questo bellissimo e appropriatissimo tema.
La verità: ho selezionato il primo tema decente e gratuito tra quelli proposti perchè non mi riprenderò mai dallo shock.
La bella notizia: ho deciso di riprendere in mano le redini del sito! Se per caso qualcuno fosse interessato a collaborare con me scrivendo qualche articolo ne sarei davvero lieta, candidati?
La brutta notizia: non so da che parte cominciare, penso che inizierò rispondendo ad alcune richieste che mi sono state fatte nei commenti, chiedo venia. Idee su qualche nuovo articolo?

Ditemi se questo aspetto fa pena, vi prego.

Per chi sta per partire…

1 – Hanno creato una nuova utilissima App per i turisti che si recano in Giappone, che farà da supporto al vostro viaggio. L’applicazione si chiama Tabimori – Travel Amulet.

L’applicazione è gratuita e include una lunga serie di facilieties per noi smarriti viaggiatori. Non è disponibile in italiano ma ovviamente in inglese sì (o cinese, o coreano, se qualcuno di voi lo parla). Molte delle sue funzionalità sono utili anche offline, se poi trovate un punto wi-fi meglio così potete connettervi e aggiornare i dati che avete scaricato in precedenza. E’ disponibile per Android e Apple.Ecco che cosa offre :

  • Help coi trasferimenti : tragitti, prezzi, informazioni sulle stazione, ecc.ecc.
  • Aiuto con la comunicazione in loco: traduce in giapponese o dal giapponese. Ha anche un frasario di frasi che possono essere utili
  • Free Wi-fi: se vi registrate una volta potrete connettervi a diversi network wi-fi presenti in loco.
  • Previsioni del tempo: per questo è meglio ovviamente essere connessi, ma se siete offline vi mostra comunque le previsioni che risultavano l’ultima volta che siete stati online. [Ad esempio se potete connettervi in hotel vi scaricate le previsioni la mattina]
  • Cambio valuta: comodissima e aggiornata alla vostra più recente connessione.
  • Vita e cultura: brevi informazioni su come comportarsi su treni o bus e come prenderli, come comportarsi in un onsen, ecc.ecc.
  • Informazioni sul volo, inserendo i dati del vostro.
  • Japan-guide: questa app permette di connettersi alla colonna portante dei portali sul turismo in Giappone, cioè  japan-guide
  • Altro…

Che aspettate a scaricarla? 🙂

Kyoto – Nijo Castle

Quando si parla di “castello” in Giappone non bisogna pensare alle fortificazioni classiche europee con pietre e torri. La parte più simile ad un castello come lo intendiamo noi è quella delle mura, alte e massicce, circondate dall’acqua : tuttavia la fisionomia particolare e affascinante delle “torri” delle mura suggerisce già la profonda diversità strutturale tra un castello europeo e uno giapponese.

Il Nijo Castle è sicuramente una delle cose (tra le tante) che non potete perdere a Kyoto. Altri “castelli” che potrebbero interessarvi solo l’Osaka Castle (molto diverso da Nijo) e il castello di Himeji, forse il più famoso del Giappone (interessato però in questi anni da lavori di rinnovamento che coprono, in parte, la facciata).

Orario: Dalle 8:45 alle 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00)
Chiusura: Martedì in Gennaio, Luglio, Agosto, Dicembre (Se Martedì è festa nazionale allora Mercoledì successivo)
Dal 26 Dicembre al 4 Gennaio
Tariffa: 600 yen (la biglietteria è automatica)
English: Per 500 yen potete prendere audio-guida in inglese

Come arrivare. Il Nijo Castle si trova più o meno nel centro geografico di Kyoto, a nord della stazione. Potete utilizzare sia la metropolitana sia il bus. Si trova sulla linea Tozai della metro alla fermata Nijojo-mae. Oppure potete utilizzare i bus numero 9, 50, 101 (city bus) oppure il bus numero 12. La fermata è davanti al castello e ha nome omonimo. Per informazioni sugli spostamenti nella città clicca qui.

Il castello. Se non volete acquistare l’audio guida in inglese (500 yen) vi consiglio di fare delle ricerche prima (o stampare il mio articolo) perchè le informazioni che vengono fornite le ritengo piuttosto scarne (almeno per i miei gusti) e comunque solo in inglese. All’ingresso viene fornita una mappa (prendetela!).

Il Nijo Castle fu edificato nel 1603 come residenza a Kyoto per Tokugawa Ieyasu, il primo shogun del periodo Edo (1603-1867). Suo nipote Iemitsu completò la costruzione 23 anni dopo e allargò il progetto iniziale aggiungendo una torre a cinque piani (che fu poi distrutta dal fuoco e mai ricostruita). Dopo la fine della shogunato Tokugawa (nel 1867), il Nijo Castle fu usato come palazzo imperiale per un certo periodo, finchè non fu poi donato alla città e aperto al pubblico.  Gli edifici del castello sono uno degli esempi migliori di architettura di epoca feudale, il castello è diventato infatti anche sito UNESCO nel 1994.

L’area del castello può essere divisa in : Honmaru (all’interno della prima cinta muraria), Ninomaru (parte all’interno della seconda cinta) e i giardini che circondano queste due parti. Il castello è circondato da fossati.

I visitatori accedono al castello tramite un grande ingresso posto nella parte est (Ote-mon Gate – 1) . Avanzando vi troverete poi di fronte il Karamon Gate (3) in stile cinese, che rappresenta l’ingresso al Ninomaru (la seconda parte, che si trova all’interno della seconda fila di mura difensive), dove è collocata l’attrazione principale, cioè il Ninomaru Palace (4). All’interno del Ninomaru Palace si trovava sia la residenza sia gli “uffici” dello shogun quando questo visitava Kyoto. Il palazzo è sopravvissuto nella sua forma originale e consiste in una serie di edifici diversi connessi tra loro da corridoi i cui pavimenti sono chiamati “dell’usignolo” perchè quando vi si fa sopra anche solo un passo questi emettono un suono simile al canto dell’usignolo : questo serviva come “allarme” nel caso di eventuali intrusi.  Le varie stanze del palazzo sono coperte da tatami e hanno eleganti e bellissime pareti decorate e fusuma (le porte scorrevoli) arricchiti da dipinti colorati e stupendi. [N.B. All’interno non è possibile scattare fotografie.]

Karamon Gate [fonte : japan guide]

Il Ninomaru Palace

La visita prosegue dunque all’interno di questo edificio, attraversando una moltitudine di stanze (di attesa e di udienza). Solo i visitatori di più alto grado erano ammessi alle sale dove potevano avere udienza diretta in presenza dello shogun : costui si trovava su un piano elevato rispetto al resto del pavimento, circondato da guardie del corpo nascoste negli armadi. I visitatori di un rango non elevato potevano semplicemente entrare in alcune stanze sulle quali lo shogun aveva visuale diretta (ma non si trovava fisicamente lì). Le stanze più interne sono gli uffici e le stanze dove lo shogun viveva, come potete vedere dell’illustrazione sopra, le ultime due stanze sono la Shiro-Shoin (dove viveva lo shogun, cui potevano accedere solo lui e le sue donne) dipinta con bellissimi dipinti che rappresentano montagne e cascate; e la stanza subito prima è Kuro-Shoin : in questa stanza lo Shogun concedeva udienze personali agli Shinpan Daimyo (Lord feudali vicino ai Tokugawa) e ai Fudai Daimy (Lord feudali che appoggiavano Tokugawa).

All’esterno del  Ninomaru Palace si estende il Ninomaru Garden (5), un giardino tradizionale giapponese con un ampio laghetto, con pietre ornamentali e pini con particolari rasature. Nel centro del laghetto ci sono 3 isole : : Horai-jima (Isola della felicità eterna), Tsuru-jima (Isola della gru), and Kame-jima (Isola della tartaruga). Il design del giardino è attribuito a Kobori Enshu, celebre tea master e architetto d’esterni.

L’ingresso del Ninomaru Palace (fonte : japan guide)

Una volta usciti dal Ninomaru Palace (io sono uscita dalla parte opposta rispetto a quella da cui ero entrata, ma dipende dal tour che fate) la visita prosegue diretti verso l’Honmaru (cioè la parte più interna, quella “contenuta” dalla cinta muraria più intima del castello) : qui c’erano un secondo palazzo e una torre di cinque piani. Purtroppo entrambe queste strutture furono distrutte dal fuoco nel 18esimo secolo e mai ricostruite. Dopo la fine dello shogunato, la residenza imperiale fu trasferita dal Katsura Imperial Palace all’Honmaru [in quel poco che oggi resta]. A differenza del Ninomaru però l’Honmaru non è aperto al pubblico se non in occasioni speciali. Tuttavia i visitatori possono attraversare gli splendidi giardini Honmaru e salire sulle alte mura esterne del castello (7), da cui si gode una vista su tutto il complesso.

Ninomaru Garden [fonte : japan guide]

Sia l’Honmaru che il Ninomaru sono circondati da molto verde che si può attraversare seguendo il corso di tre diverse “passeggiate”. Sono piantati alberi di ciliegio di diverse varietà, c’è persino un “frutteto” composto da 400 alberi di ciliegio di tarda fioritura. Grazie a questa varietà all’interno del castello si può assistere alla fioritura dalla fine di Marzo fino a tutto Aprile! Si possono poi ammirare prugnoli, in fiore da Febbraio a Marzo; e il Seiryuen, un giardino mezzo giapponese e mezzo occidentale creato nel 1965 per eventi culturali (esempio cerimonie del tè). Altre aree del parco sono invece popolate da ginko, aceri, e altri alberi che regalano invece spettacolari scenari in autunno, di solito dalla seconda metà di Novembre.

Informazioni utili. Come detto sopra, l’orario di visita termina molto presto (ultimo ingresso alle 16:00) quindi andate piuttosto presto (oppure la mattina) così da potervi godere anche il giro del parco. Considerate un paio di ore per una visita completa. Subito dopo l’ingresso ci sono i bagni e una grande sala in cui potete sedervi e bere qualcosa (assolutamente NON il caffè di uno di quei chioschi perchè sono imbevibili). In questa sala ci sono anche negozi di souvenir (molto pacchiani!).

Pagamento : contanti, prelievo, carta di credito

Questo aspetto del vostro viaggio è sicuramente da considerare con anticipo. Per quanto riguarda l’utilizzo della carta di credito e il cambio dei contanti in Giappone non ci sono difficoltà particolari.

Cambio valuta. I soldi possono essere cambiati o in Italia oppure in Giappone (ma và?). Io di solito li cambio prima di partire, almeno all’arrivo c’è una cosa in meno da fare. Oltretutto gli exchange offices possono essere abbastanza affollati se arrivate ad un orario in cui sono atterrati tanti voli. Vi consiglio quindi di prenotare i soldi in banca per tempo, perchè non sempre hanno gli yen disponibili (io ad esempio li ho dovuti aspettare per una settimana). Se invece preferite cambiarli all’arrivo, in aeroporto ci sono numerosi exchange offices (ve li trovate di fronte uscendo dopo aver ritirato i bagagli). A questo link c’è una lista di tutti gli exchange offices del Narita. Attenzione : questi uffici non sono aperti 24 ore su 24, quindi se volete cambiare lì i soldi badate che il vostro aereo atterri ad un orario coerente con l’ora di apertura/chiusura degli uffici (gli orari sono segnali a quel link, diciamo che avete una finestra abbastanza ampia che va dalle 6:30 del mattino fino alle 23:30).

Nel calcolare quanti soldi cambiare tenete conto di quanto scriverò qui sotto a proposito del pagamento con carta/prelievo.

Se vi trovate a corto di soldi durante il viaggio e volete cambiare altri euro, agli sportelli delle poste giapponesi effettuano questo servizio (più, ovviamente, negli sportelli delle banche). Vedi quanto ho scritto sotto sulle poste a proposito del prelievo.

Carte di credito. A differenza di quanto molti si ostinano a scrivere (non so perchè) in Giappone si può pagare praticamente ovunque con la carta! È ovvio che se avete in mente di passare la notte in una piccola locanda in mezzo alle montagne o volete mangiare in un ristorantino a conduzione familiare con due vecchiette che cucinano la tempura in uno scantinato (fatto!), vi conviene accertarvi con anticipo riguardo i medoti di pagamento, ma finchè starete in città non avrete il minimo problema. Oltretutto nessuno si scandalizza se la utilizzate anche per pagare piccole cifre. Sono accettate tutte le principali carte di credito, non abbiamo mai avuto nessun tipo di problema (Io ho una mastercard e una visa). Poi ovvio che per comodità molto spesso il contante è una opzione migliore, ad esempio per pagare piccole cifre etc. Certo non sto dicendo che potete girare senza contanti perchè non si sa mai (anche in Italia può capitare di trovarsi in un posto dove non prendono la carta oppure con terminale rotto!), ma non girate con vagonate di contanti perchè avete letto che la carta di credito è usata poco. Assolutamente errato.

N.B. A proposito di carte di credito, le carte prepagate. Se avete una carta prepagata postale fate attenzione. Parlo per esperienza personale perchè mia cugina aveva questa carta : lo stupido circuito della carta prepagate delle poste (Poste Pay) funziona SOLO nella fascia oraria in cui funzionerebbe se foste in Italia. Poichè c’è un fuso orario di 8 ore è molto probabile che quando provate ad usarla in Italia sia notte e quindi la carta non funziona.

“E’ stato riscontrato che durante alcune ore della notte la Postepay non è utilizzabile. 
Il perchè sembra essere dovuto ad un aggiornamento da parte delle Poste , è quindi possibile che nell’orario che va dalle 23-24 fino alle 5.00-6.00 di mattina (ora italiana) possiate avere problemi ad effettuare pagamenti. 
Un orario più preciso di questo è impossibile darlo, dato che questo aggiornamento viene eseguito spesso in orari diversi. “

Bancomant/prelievo. Questo è sicuramente il tasto “dolente” del viaggio. Il prelievo con il vostro bancomat non può essere effettuato negli sportelli “classici” delle banche, perchè la carta non giapponese non funziona.

Sarà possibile prelevare :

– Negli ATM point internazionali nei supermercati SEVEN ELEVEN : link per dettagli. Visa, Mastercard, Maestro, Cirrus etc. Potete selezionare la lingua inglese. I Seven Eleven sono piccoli supermercati aperti 24 ore su 24 diffusi in tutto il territorio : sono letteralmente ovunque.

I seven eleven con gli sportelli per il prelievo hanno il cartello “ATM” rosso che vedete qui sopra

– Negli sportelli delle POSTE GIAPPONESI : link per dettagli. Ovviamente le poste sono aperte non 24 ore su 24 e non tutti i giorni. Tuttavia gli sportelli sono molto numerosi e in tutte le città, anche piccole (ovviamente). Potete selezionare la lingua inglese e/o ci sono istruzioni in inglese. (Se non sapete l’inglese potete chiedere aiuto ad un impiegato, comunque la parola inglese per prelievo è withdraw). Come ho detto sopra, alle poste potete anche farvi cambiare gli euro in yen.

ATM delle poste JP

Limiti del prelievo :

1 – Gli uffici postali non sono sempre aperti (se avete pochi contanti e vi trovate nei pressi di un ufficio postale aperto, approfittatene)

2 – LIMITE PRELIEVO : Attenzione, negli sportelli delle poste potete prelevare AL MASSIMO 10.000 yen alla volta. Ve lo dico per certo perchè la prima volta ho impiegato circa mezz’ora a far capire all’impiegata che volevo prelevare più soldi e dopo mezz’ora di gesticolare vario sono arrivata a capire che era impossibile. 10.000 yen non è tantissimo, per cui se volete prelevare di più dovrete ripetere l’operazione da capo. Cioè prelevare 10.000 + 10.000 + 10.000.

3 – Il prelievo è costoso. Il “costo” varia a seconda della vostra banca ma di solito si assesta sui 4-5 euro. Oltretutto (vedi punto 2) se ripetete l’operazione 3 o più volte volte, pagherete il prezzo ogni volta. In pratica se prelavate 30.000 yen (dicrca 250-300 euro) spenderete 15 euro solo di prelievo.

Per questo motivo io vi consiglio di considerare il prelievo come “ultima spiaggia” solo in caso di bisogno e di fare affidamento sui contanti che avete cambiato e sulla carta di credito (utilizzatela ogni volta che potete!). Anche chi vi cambia i soldi ovviamente ha una commissione, ma meno salata di quella che vi fa pagare la banca per prelevare. 

Questa è la macchinetta presente negli sportelli postali per il prelievo

Serve sapere altro? Lasciate un commento!

Onsen a Tokyo? Certo!

Introduzione. Naturalmente una delle esperienze che non si vuole perdere durante un viaggio in Giappone è quella di passare del tempo in un onsen. L’onsen, a grandi linee, è una specie di stazione termale, un posto dove si sta a mollo in acque calde con proprietà benefiche. Dietro questa parola però, nella cultura giapponese, c’è un intero universo, non si tratta semplicemente di lavarsi o di “farsi un bagno caldo” ma è una vera e propria tradizione culturale. Gli onsen esistono di varie tipologie, la principale differenza è tra quelli con le vasche all’aperto (rotenburo) e quelli con solo vasche coperte (uchiyu). Altra differenza è tra quelli “misti” (in cui non c’è separazione tra uomini e donne, ormai non ne sono rimasti moltissimi) e quelli invece con una parte per le donne e una per gli uomini. Avrete poi sentito nominare i ryokan, che sono locande con onsen.

Gli onsen esistono di tantissime “dimensioni” : ci sono quelli con vasche naturali di centinaia di metri, e quelli invece con piccole vasche al coperto in cui stanno massimo 4-5 persone.

L’acqua calda è (o dovrebbe essere) di provenienza geotermica, nel senso che è acqua che scaturisce già calda dalla terra : come sapete il Giappone è un paese con ricca attività vulcanica quindi gli onsen sono molto diffusi e utilizzati sin dall’epoca Meiji. Per questo motivo gli onsen sono soprattutto diffusi ad esempio nella zona del Monte Fuji o molte altre in cui è presente anche la componente “scenografica” della cornice naturale. La zona termale più famosa del Giappone è quella che si trova in prossimità di Beppu (nel sud del Giappone, ma su questo scriverò un articolo apposito). La guida Lonely Planet nella parte introduttiva fa una interessante carrellata di onsen giapponesi che meritano una visita.

Tokyo e onsen. Per chi si trova a Tokyo, quindi, l’idea migliore per provare l’esperienza onsen è quella di raggiungere una zona fuori dalla città, come ad esempio in prossimità del monte Fuji (dove si trova ad esempio la celebre località termale Hakone) in cui è appunto possibile non solo stare a mollo ma anche godersi una bel panorama. Tuttavia, per motivi di tempo (o altri) c’è la possibilità di prova l’esperienza anche in città.

A questo link trovate una lista di onsen vicino a Tokyo che potete visitare in giornata.

Gli onsen a Tokyo. Ovviamente gli onsen in città sono tantissimi, anche se, come ho detto, è ben diverso provarne uno cittadino da uno immerso magari in un bosco di cipressi o con la vista sul vulcano. Comunque, da bravi giapponesi, anche molti onsen in città sono riusciti a ricreare l’atmosfera di naturale rilassatezza che l’onsen dovrebbe trasmettere. Quindi, se dopo una giornata faticosa volete godervi un po’ di pace e relax, perchè non dedicare un po’ di tempo a questa tipica esperienza giapponese?

Ecco quali onsen segnalo :

Il celeberrimo Oedo Onsen Monogatari (clicca per sito ufficiale)Questo onsen è molto famoso e molto grande. Si trova ad Odaiba. La caratteristica di questo onsen è che è stata fatta una ricostruzione vera e propria della città di Tokyo nel periodo Edo. Infatti uomini e donne dopo essersi ristorati nelle aree separate (dove si sta a mollo, per intenderci) possono indossare uno yukata (fornito all’ingresso) e incontrarsi a metà tra le due parti dell’onsen dove c’è appunto questa sorta di “Edo ricostruita“: qui si può mangiare e rilassarsi insieme in apposite sale relax e così via. Tutte le vostre cose vengono consegnate/lasciate all’ingresso, qui vi verrà dato un braccialetto che servirà per poter pagare eventuali extra all’interno. Questo onsen è sicuramente completo, si possono scegliere moltissimi trattamenti, massaggi etc, anche la famosa vasca piena di pesciolini che mangiano la pelle morta sui piedi. Naturalmente attenzione perchè può essere molto affollato. Ha vasche sia coperte che scoperte.

Sul sito ufficiale trovate tutte le informazioni necessarie, ecco il link per Orari e prezzi : è aperto che di notte! Attenzione perchè ogni mese ci sono alcuni giorni di chiusura, prima di andarci assicuratevi che sia aperto. Il prezzo “basic” è 1.980 yen (in questo prezzo sono compresi asciugamani, lo yukata -che andrà restituito – e tutto il necessario. Non comprende ovviamente gli extra tipo massaggi, cibo, trattamenti speciali, etc.etc.)

A questo link informazioni per raggiungerlo : si trova alla fermata Telecom Center Station della Linea Yurikamone, ed è appunto situato ad Odaiba.

Immagine nella parte “Edo” presa dal sito ufficiale

Yumeguri Mangekyo Onsen . Ho scoperto questo onsen cercando informazioni su internet, tramite il blog di una turista (questo è il link del suo articolo). Questo è il link del sito ufficiale (solo giapponese purtroppo). Anche in questo onsen il reparto uomini e quello donne sono separati, con però alcune zone in comune (comodo per gruppi di viaggiatori “misti”). Ovviamente nella parte comune non si va nudi ma in yukata. Il posto è una vera figata, passatemi il termine. Descrivere tutto sarebbe troppo lungo, per cui vi lascio questo LINK : questa mappa a 360 gradi mostra tutto il complesso con numerose foto (che potete vedere cliccando sulle fotocamerine arancioni). Oltre all’onsen c’è appunto una piccola “città” in cui mangiare, comprare, etc. Così come all’oedo onsen, vi danno un affarino da portarvi dietro quando siete dentro con il quale effettuate tutti i “pagamenti”. La parte per le donne ha 12 onsen coperte e 3 vasche esterne, una fatta addirittura di succo d’uva quindi con acqua rossa, etc.etc.

Tariffe : L’ingresso normale costa 1.980 yen (ma ci sono spesso tariffe promozionali ridotte)

Orario : dalle 11:00 alle 09:00 del giorno successivo (aperto anche di notte). Attenzione : ci sono i giorni di manutenzione. Controllate sempre che sia aperto prima di partire.

Come raggiungerlo : Raggiungerlo è relativamente facile perchè l’onsen offre servizio di navetta gratuita dalle stazioni più vicine che sono le seguenti : Fermata Urayasu sulla Linea Tozai oppure Stazione JR Shin-Urayasu. A questo link c’è la posizione delle fermata della navetta e gli orari. (La pagina è solo giapponese ma basta usare il “Traduci” del vostro browser)

Niwa no Yu. Il fatto che questo onsen si trovi vicino al luna park Toshimaen non deve trarre in inganno : questo è forse uno dei più bei onsen di Tokyo. L’onsen si trova all’interno di un giardino giapponese disegnato da Kenzo Kosugi. È suddiviso in aree una per le donne e una per gli uomini, con una vasca princiapale, jacuzzi esterne e una sauna. Le acque sono ricche di sodio clorido, adatte a far riposare i muscoli. I bambini non sono ammessi, quindi è assicurato il massimo relax. Guardate il sito ufficiale (in giapponese) per vedere come si presenta. In questo onsen non è ammesso l’ingresso a chi è tatuato.

Questo onsen si trova a 1 minuto a piedi dalla fermata Toshimaen sulla Oedo Line, a circa 20 minuti di viaggio da Shinjuku.

Orario : È aperto dalle 10:00 alle 23:00.

Tariffe : 2,250 yen (tariffa normale). 1,260 yen (dopo le 18:00). Sono compresi gli asciugamani e il necessario nello spogliatoio.

Altri onsen a questo linkSu questo forum c’è una lunga lista di onsen a Tokyo suddivisi per “zona”. A seconda di dove si trova il vostro albergo date un’occhiata alle proposte. Prossimamente proverò a tradurre quella pagina.

Anche questo link ha una nutrita lista.

L’etichetta.

Non dimenticatevi che negli onsen bisogna seguire una specifica etichetta! Ci si può immergere solo nudi, e bisogna lavarsi bene prima di immergersi. Quando sono divise la zona uomini dalla zona donne, è meglio assicurarsi di entrare dalla parte giusta (di solito gli uomini vanno nella parte “blu”). Le vasche non sono piscine, quindi quando si è immersi bisogna stare tranquilli, non fare schiamazzi nè ovviamente tuffi etc.

Ho scritto un articolo apposito sull’etichetta! Leggilo cliccando qui.

Bagni pubblici : come funziona?

In passato molte case giapponesi non avevano la vasca da bagno. Per questo motivo c’era molti bagni pubblici in cui andare a lavarsi o anche semplicemente stare a mollo nell’acqua calda socializzando con i vicini.

Oggigiorno, chiaramente, ogni casa ha il suo bagno, quindi il numero di bagni pubblici (sento) è notevolmente diminuito. Al contrario sono aumentate altre tipologie di cose simili, come piscine pubbliche, saune, onsen, centri fitness, etc.etc. Tuttavia molti sento esistono ancora, soprattutto nelle piccole città. La differenza tra un bagno pubblico e un onsen è l’acqua : in una onsen l’acqua è acqua termale cioè geotermicamente calda e ricca di particolari proprietà. Invece nei bagni pubblici l’acqua è semplice acqua di rubinetto.

I sento ci sono in tutte le città giapponesi e l’ingresso di solito va dai 200 ai 2000 yen, solitamente all’interno è fornito tutto il necessario per l’igiene personale e gli asciugamani.

E’ importante seguire queste semplici regole (unite alle normali regole di buona educazione). Queste regole valgono anche negli onsen!

1) Togli tutti i vestiti nello spogliatoio e mettili in uno dei cestini. A volte sono disponibili degli armadietti con combinazione.
2) Nei bagni si entra nudi. Non sono ammessi costumi da bagno. Di solito si può portare all’interno dell’area dove ci si immerge un piccolo asciugamanino con cui coprirsi quando si è fuori dalla vasca. Quando si è immersi nell’acqua questo asciugamano non deve essere immerso.
3) Prima di entrare nella vasca è obbligatorio lavarsi, o con l’acqua di rubinetto oppure anche con l’acqua della vasca riempendo con questa una delle bacinelle messe a disposizione. Tradizionalmente anche solo sciacquarsi è sufficiente (e molti bagni non forniscono nemmeno saponi e shampoo), tuttavia è sempre maggior il numero di persone che prima di immergersi si lava completamente.
4) Entrate nella vasca e state a mollo per un po’. Attenzione perchè l’acqua di norma è molto calda (tra i 40 e i 44 gradi). Non si tratta di una piscina quindi evita tuffi, nuotate, schizzi e cose simili.
5) Dopo un po’ si può uscire dall’acqua e risciacquarsi con acqua fredda del rubinetto, oppure lavarsi (se non si è fatto prima). L’importante è stare molto attenti a non portare residuo di sapone all’interno della vasca. Dopo essersi lavati o sciacquati è buona educazione lasciare la propria postazione in ordine e rimettere tutto a posto. Dopo essersi immersi per l’ultima volta è consigliato non lavarsi con acqua di rubinetto per mantenere più a lungo sulla propria pelle/corpo le proprietà benefiche dell’acqua termale.

NO AGENZIE : Costi di un viaggio in Giappone fai-da-te

È giunto il momento di scrivere questo articolo! Chi mi chiede informazioni sul viaggio mi pone spesso come prima domanda la seguente :

“Quanto costa un viaggio in Giappone?”

Non so bene per quale motivo, ma spesso si ritiene che questo tipo di viaggio si particolarmente costoso. Forse perchè parecchi anni fa era vero, ed era possibile andarci solo tramite agenzia, ma oggi naturalmente è tutto diverso.

Se non ti interessano i preamboli logorroici che scrivo, vai subito alla fine dell’articolo dove parlo di SOLDI 🙂

Agenzie di viaggio? No, grazie! Mi preme abbastanza parlare di questo argomento perchè io sono mortalmente convinta che le Agenzia di Viaggio che organizzano viaggi in Japan siano assurdamente care. Io sono abituata da sempre ad organizzare viaggi fai-da-te, ma ovviamente per visitare alcune zone del mondo mi affiderei anche io ad una agenzia:  organizzarsi da soli è un pochino più faticoso che andare in agenzia e firmare un assegno, ma è sicuramente MOLTO MENO CARO (meno della metà), più divertente (a parere mio la preparazione stessa del viaggio è uno degli aspetti più belli) e soprattutto vi darà l’occasione (per forza di cose) di dover “studiare” il Giappone dal punto di vista geografico, climatico, storico, etc.. piccoli cenni indispensabili per poter organizzare un viaggio decente. Il mio blog è qui per questo, aiutare chi vuole arrangiarsi da solo con informazioni pratiche.

Organizzare il proprio viaggio non è semplicissimo ma con alcuni accorgimenti e consigli è indubbiamente alla portata di tutti. Visitare Tokyo, Kyoto, o qualsiasi altra città giapponese è esattamente uguale ad una visita di Berlino o New York, non c’è nessun limite particolare che vi potrebbe far pensare di aver bisogno dell’aiuto di un’agenzia. Prendere un treno tra Kyoto e Nara è esattamente come prendere un treno in Italia (anzi, meglio!). Andare in un ristorante di Kamakura a mangiare qualcosa è esattamente uguale al farsi una paella a Barcellona (anzi, più semplice!). Quindi non abbiate paura e non ascoltate chi vi dice diversamente, la prova è il fatto che io e altre migliaia di persone ci siamo andati da soli e siamo ancora vivi (e pure contenti).

Non è vero che non ci sono le indicazioni in inglese.

Non è vero che è difficile sposarsi e muoversi.

Lasciate perdere le agenzie di viaggio e spenderete meno, vedrete più cose, vi sceglierete voi l’albergo, mangerete dove vi pare! Mi spiace dire così perchè loro sono persone che lavorano ad offrono un servizio, ma finchè il prezzo dei pacchetti che propongono sarà così assurdamente alto (soprattutto rispetto alla qualità dei loro itinerari, che non sono niente di speciale) io mi rifiuterò di affidarmi a loro e tanto meno li consiglierò a qualcuno.

Parlando in soldoni. Detto ciò, passiamo a farci due conti in tasca! La prima cosa da considerare quando si fa un viaggio oltreoceano è ovviamente una : il tasso di cambio euro-yen. Non sottovalutate questo aspetto perchè un cambio favorevole vi può far risparmiare parecchi soldi : ad esempio il JPR (Japan Rail Pass) cioè l’abbonamento ferroviario (che vi ricordo può essere acquistato solo PRIMA di essere lì) viene comprato in yen, quindi a seconda del cambio il suo prezzo può oscillare parecchio (tenere presente che l’abbonamento per due settimane l’ho pagato nel 2010 circa 400 euro e nel 2011 circa 450 euro). Lo yen negli anni ha subito abbastanza oscillazioni, passando da un tasso di cambio molto favorevole (1 euro = 170 yen è stato il massimo raggiunto negli ultimi 20 anni) ad uno molto sfavorevole ( 1 euro = 100 yen). Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo il cambio è 107, di solito si assesta tra i 105 e i 120. Per il cambio valuta clicca qui. L’unico aspetto positivo del cambio 1 euro = 100 yen è che è molto semplice fare la conversione a mente!

Il biglietto aereo. Naturalmente una grande fetta di spesa riguarda il biglietto aereo. Un biglietto Alitalia tariffa “normale” costa circa 800 euro : ho però notato che Alitalia ultimamente più o meno ogni anno sputa fuori un’offerta to Japan : è appena finita un’offerta Roma-Osaka a 464 euro! Di solito le offerte Alitalia si assestano sui 500 euro circa, un prezzo ottimo da non farsi sfuggire. Più o meno anche altre compagnie europee fanno prezzi speciali : io ho volato ad esempio con l’ottima Swiss Air a circa 650 euro. Per cercare il prezzo del volo potete utilizzare uno dei classici motori di ricerca (Edreams, Expedia, etc.) : fate attenzione perchè alcuni siti visualizzano il prezzo iniziale senza tasse/bagaglio etc. Una volta trovato il prezzo che potrebbe interessarvi fate il check e la prenotazione sul sito ufficiale della compagnia! Qualsiasi offerta sotto i 600 euro è da cogliere al volo. Naturalmente mi sto riferendo a biglietti in classe economica a tariffa basic (insomma, il classico biglietto del quale non è modificabile nessun aspetto). Ho notato che la Aeroflot russa ha i prezzi più concorrenziali di tutte, ma a causa di alcune recensioni lette su internet io ho deciso di non prenotare mai un volo su quella compagnia. Il volo dura circa 11/13 ore (A/R) quello diretto, se non volate con Alitalia e fate scalo naturalmente qualcosina in più.

Albergo. Altra fetta importante naturalmente riguarda le spese alberghiere. Le sistemazioni offerte naturalmente sono infinite, che variano anche per fascia di prezzo. A seconda dei vostri gusti quindi potete scegliere o l’ostello oppure l’albergo più lussuoso del mondo. L’importante è sapere che anche la sistemazione più economica non vi metterà a rischio come potrebbe essere farlo in Italia e ritrovarsi in posti decadenti e impresentabili. I giapponesi culturalmente parlando non sanno che cosa significhi “fregare il povero turista ignorante che arriva dall’altra parte del mondo“. Una sistemazione molto economica quindi sarà in una posizione non ottimale rispetto ai mezzi pubblici, oppure le stanze saranno particolarmente piccole, avrete magari il bagno condiviso etc, ma non significa che ci sono buchi nel muro etc. La sistemazione media in albergo varia come prezzo anche a seconda della città (Tokyo ad esempio è un po’ cara rispetto al resto del Giappone, ma meno cara di Milano o Roma). Io l’anno scorso spendendo 45 euro a notte (a testa) ho ad esempio soggiornato sia a Tokyo che a Kyoto in un lussuoso ApartHotel. Calcolate quindi di spendere circa 40 euro a notte (a testa) se decidete di stare in un albergo medio, di meno se decidete di stare in ostello o in ryokan. N.B. Con il termine ryokan si indicano diverse tipologie di alloggi. La locanda ryokan infatti, così come un albergo, può essere sia molto lussuosa sia molto economica. Alcune ryokan storiche e di lusso supremo sono ad esempio la tipologia di alloggio più cara esistente, mentre invece la ryokan intesa come locanda a conduzione familiare con bagni comuni etc. è di solito un’opzione a risparmio. (Ne parlerò più approfonditamente nel’articolo che voglio fare sugli alloggi).

Trasporti. Una delle poche cose veramente care in Giappone sono i trasporti. Ovviamente è impossibile fare una stima dei costi perchè dipende da troppe cose : itinerario, gusti personali, etc.etc. Diciamo che nelle città dovrete usare la metro o i bus (una corsa costa in media circa 200 yen). Per spostarvi tra le varie città potrete invece usare i treni (opzione più comoda ma più cara) oppure i bus diurni e notturni (opzione molto più economica). Se scegliere di usare i treni potrebbe convenire l’acquisto di un JPR. Se si vuole risparmiare bisogna stare attenti ai numerosi abbonamenti che vengono offerti ai turisti. Ho cercato di essere molto esauriente sui trasporti e sulle tariffe in miei precedenti post, quindi vi rimando a quelli! (li trovate nella categoria TRASPORTI)

Tutto il resto. Una volta che avrete prenotato il volo, l’albergo, e pensato a come vi sposterete, le grandi spese sono finite. Non vi resta che calcolare cosa spenderete per mangiare e per i luoghi di interesse (i souvenir li lascio fuori dal conteggio ovviamente!). Mangiare è economico. A pranzo si spende particolarmente poco, invece a cena di solito qualcosa di più : si può ovviare o alloggiando in un appartamento o Aparthotel con cucina e mangiare a casa, o anche in tanti altri modi come ad esempio comprando cibi già pronti al supermercato, mangiando in locande a poco prezzo, tenersi leggeri a cena etc.etc. Esistono comunque una infinità di locali aperti fino a tardi in cui mangiare economicamente : non si tratta di ristoranti veri e propri ma soluzioni ottime lo stesso. A pranzo con circa 1000/1500 yen ve la cavate tranquillamente, ovviamente se avete intenzione di sedervi in un ristorantino etc : se vi accontentate di uno snack o di una merenda anche meno. Quasi tutti i ristoranti hanno menù di mezzogiorno molto convenienti (set lunch) dei quali conviene approfittare : sono menù più che “sazianti” composti di solito da un piatto principale a base di carne o pesce accompagnato da riso bianco, zuppa di miso, insalata, e altre cose variabili (sott’aceti giapponesi, verdure, etc.). Nei supermercati sono sempre a disposizione pasti già pronti più onigiri, polpettine, vedure, panini, sandwich etcetc per pasti economici ma buoni *_* [Parlerò più approfonditamente nell’articolo che scriverò sui pasti].

Ultima spesa da tenere i conto sono gli ingressi ai musei/santuari/templi. Molti santuari e templi sono ad ingresso gratuito, se andate a risparmio magari tra le tante opzioni scegliete quelle gratuite (anche se di solito quelli più belli e famosi sono a pagamento). L’ingresso non costa molto, di solito 2-3-4 euro, tuttavia se in una giornata ne visiterete molti diventerà una spesa considerabile. I musei costano circa 7-8 euro e ce ne sono numerosi gratuiti.

Ricapitolando ecco una stima che potreste preventivare per un viaggio di due settimane :

volo (700 euro circa) + albergo (550 euro circa) + trasporti (400 euro JPR + 100 extra) + extra mangiare e ingressi (500 euro) = tot 2220 euro. Tenete presente che queste cifre le ho calcolate dormendo in un albergo di buona categoria, viaggiando sui treni shinkansen nel massimo del comfort , con 40 euro di extra al giorno (parecchi!) e con un volo aereo non in offerta. 

Tenete conto che un viaggio del genere con l’agenzia vi costerebbe circa 5000 euro esclusi i pasti (se non di più). 2120 euro è una stima molto vaga, perchè trovando un volo più economico, dormendo in ostello, viaggiando con i bus notturni e mangiando meno volte al ristorante, spendereste notevolmente meno : volo (500 euro) + trasporti (200 euro) + ostello (300 euro) + extra (350 euro) = tot 1350 euro

Io l’anno scorso sono riuscita a spendere 2.200 euro precisi stando via 18 giorni, abbonamento del treno (450 euro!!!), ApartHotel, volo Swiss Air : certo non ho speso quasi niente in souvenir e ho risparmiato su altre cose (niente ristoranti di lusso), però abbiamo dormito come dei re, viaggiato comodi, e mangiato tante cose buone cucinate da mama-san giapponesi nelle loro piccole accoglienti ed economiche locandine 🙂 E avevamo anche il cambio sfigato 1 euro = 100 yen!

Spero di essere stata di aiuto, per eventuali domande e informazioni lasciatemi un commento!!!

L’inglese in Giappone

Una delle più sbagliate convinzioni che esistono riguardo i giapponesi  è questa : che parlano l’inglese perfettamente.

Poichè siamo abituati a pensare che nei Paesi “avanti” tutti parlino bene l’inglese, viene naturale esserne convinti anche riguardo al Giappone. Purtroppo sono costretta a stroncare questa idea sul nascere, perchè non è assolutamente vero.

Premesso ciò, non pensate nemmeno per un secondo di illudervi che per andare in Giappone non sia necessario sapere l’inglese : è invece assolutamente essenziale (a livello BASIC, non è che dovete essere tutti reduci da un Erasmus ad Oxford). Il punto è che le informazioni che vengono fornite in Giappone e l’unica lingua straniera che sanno (chi la sa) è proprio l’inglese (o il cinese, se con quello ve la cavate meglio). Uffici turistici, hotel, hostess, capitreno, biglietterie e così via : l’unica speranza che avete di comunicare è di farlo in l’inglese (oppure a gesti). Lo stesso discorso vale per le indicazioni stradali e le informazioni sui cartelli/segnali stradali etc. : sono in inglese.

Quindi, se sapete l’inglese vi servirà, ma questo non significa che sia saputo/parlato molto da loro. Le persone che sono tenute a sapere e parlare l’inglese per lavoro, come appunto negli uffici turistici o negli hotel di buona categoria, naturalmente lo parlano. Per la strada invece avete scarse possibilità di imbattervi in qualcuno che parla bene l’inglese. Il problema infatti non è solo SE è saputo, ma anche COME è parlato : per ovvi motivi la loro pronuncia è spesso e volentieri difficile da comprendere.

Concludendo i giapponesi si distinguono in :

a) Chi lo sa e lo parla bene (poche persone, quelle che hanno il compito di dare informazioni ai turisti, etc.)

b) Chi lo sa e lo parla male (un numero significativo di persone, ad esempio capotreni o persone che lavorano nelle biglietterie dei musei, vigili urbani, etc.)

c) Chi non lo sa o non lo parla (alcuni pur sapendolo sono troppo timidi ed insicuri per provarci, temendo di sbagliare) : la maggior parte delle persone (soprattutto quelle che fermate per strada nella vana speranza di avere qualche informazione).

Cosa fare se non sapete l’inglese? Come ho detto prima, basta un livello molto essenziale, anzi una pronuncia scolastica è anche di più facile comprensione per loro. Comprate un frasario per aiutarvi con le frasi più difficili o che non sapete. Se non conoscete nemmeno una parola di inglese la situazione potrebbe essere abbastanza problematica, soprattutto perchè i giapponesi sono privi della tipica caratteristica di noi italiani : cavarsela. Noi siamo abituati a gesticolare, fare gesti, fare facce, insomma… farci capire. Purtroppo tutta questa serie di cose è abbastanza inutile perchè molto probabilmente non verrete compresi (forse lo rende più divertente, ma sicuramente meno utile).

A  tutto ciò supplisce la loro straordinaria gentilezza e disponibilità. Se non vi sapranno spiegare come raggiungere un posto, magari vi ci portano direttamente loro. O magari fermeranno qualcuno per la strada che ve lo sappia spiegare meglio. O magari telefoneranno a qualche loro amico che ve lo spieghi. O magari cercheranno sul loro tecnologico cellulare come tradurvelo. (Tutte cose che mi sono successe). Sarà sicuramente “avventuroso” e probabilmente “imbarazzante” (come quando ho dovuto gesticolare in farmacia la mia situazione di stitichezza) ma in un modo o nell’altro potrete cavarvela.

 

 

Guide sul Giappone

Ciao a tutti, torno a scrivere dopo una lunga pausa dovuta a esami universitari (ancora in corso). Quando li avrò finiti tornerò ai miei articoli, mi mancano ancora  tantissime cose da scrivere! Se qualcuno nel frattempo avesse bisogno di qualche informazione in particolare me lo faccia sapere tramite commento.

Oggi voglio parlare delle guide sul Giappone, elemento fondamentale per il vostro viaggio.

Prima di cominciare vi mando (link) anche al mio articolo su come farsi spedire del materiale gratuito dalla JNTO (così evitate di spendere soldi in cartine).

Ecco inoltre i link si TOKYO WALKS e KYOTO WALKS, che suggeriscono itinerari e mappe per muoversi a piedi in queste due città.

Sempre per quanto riguarda le mappe, vi ricordo inoltre che quando sarete lì non avrete problemi a procurarvi qualsiasi tipo di mappa (gratuitamente) negli uffici turistici. (LINK su come trovare alcuni uffici turistici principali nell’area di Tokyo)

LONELY PLANET. Ecco il LINK. Come ho già accennato, non potete partire per il Giappone senza una buona guida. Ora, premesso che le mie guide preferite cono quelle de la Routard (che purtroppo sul Giappone non ha edito ancora nulla), la guida che consiglio di acquistare è quella della Lonely Planet. La Lonely ha edito sia una guida completa sul Giappone, dal nome omonimo, molto aggiornata; sia altre cose (vedi dopo). Ne esce una praticamente ogni anno, l’ultima in Febbraio 2012. La questione “aggiornamenti” è essenziale vista la rapidità con cui cambiano le cose lì! La guida costa circa 35 euro (un po’ cara ma ne vale sicuramente la pena). La Lonely è completa dal punto di vista pratico/informativo : ci sono tutte le indicazioni necessarie agli spostamenti, mappe, informazioni pratiche, e così via. E’ anche molto affidabile per quanto riguarda i suggerimenti culinari (ristoranti, etc.) : potete quindi sfruttarla davvero in tutto e per tutto. Penso che questa guida abbia alcuni difetti :

– uno è dal punto di vista “contenutistico” : oltre alla bella introduzione su cibo/storia/costumi etc, quando si tratta di informazioni nello specifico, è abbastanza scarna. Ovviamente per motivi di spazio, giacchè la guida già così conta già circa 900 pagine. Sui templi, santuari, monumenti, edici, piazze, etc, dice le cose essenziali : se siete interessati a informazioni ulteriori dovrete pensarci da voi, a questo proposito (se volete) vi rimando ai miei articoli (sia quelli che ho fatto, sia quelli che ancora farò) nei quali ho cercato di inserire delle “schede integrative“.

– il secondo difetto riguarda gli itinerari : ne vengono proposti ben poco, soprattutto relativamente alle città. Da questo punto di vista ritengo che sia meglio la Mondadori.

– il terzo difetto sono le mappe : questo difetto non lo lamento io ma ho sentito muoverlo da altre persone. La Lonely è completamente in bianco e nero quindi anche le mappe posso risultare un pochino “difficili” da consultare. Io ho la fortuna di essere una maga delle mappe e dell’orientamento, quindi mi sono trovata bene ugualmente.

Oltre a questa preziosa risorsa, la Lonely ha anche pubblicato numerose altre cose a tema giapponese.

– Prima di tutto, vi consiglio di acquistare il loro frasario (ma va bene uno qualsiasi), utilissimo nei casi in cui abbiate necessità di comunicare qualcosa di particolare o anche solo per imparare qualche conversazione base. Il frasario ha alla fine anche un comodo vocabolario con numerosi termini (direi un numero sufficiente per un turista!). Ecco il LINK. Costo : 9 euro.

– Ha poi edito una piccola guida (della serie “Incontri”) specifica su Tokyo. Questo è il LINK. Costa 13,50 euro. Come contenuti non aggiunge niente di nuovo rispetto a quello che trovate già nella guida Giappone, quindi se avete comprato quella, non buttate via ulteriori 13,50 euro. Trovo che questa piccola  guida sia più che altro un furto, dice delle cose molto banali e risapute, che ripeto potete trovare nella guida generica anche più dettagliatamente. L’unica cosa positiva che ha, se proprio ne vogliamo trovare una, è che è in formato piccolo, quindi è comoda da utilizzare (soprattutto per le mappe).

MONDADORI. Un’altra guida che potete acquistare è la guida Mondadori. A differenza della Lonely (che è completamente in bianco e nero) questa guida è invece molto colorata (foto, disegni e altro). Dal punto di vista delle informazioni pratiche è indubbiamente meno ricca dell’altra, ma compensa la mancanza con delle mappe a colori e tante informazioni in più, suddivise tematicamente. Vi basterà sfogliarla in libreria per capire quanto sia concettualmente differente dall’altra. Molto interessanti sono le schede tematiche sull’abbigliamento, le arti, la struttura delle case giapponesi, i templi, i santuari : tutte cose che vi aiuteranno a capire (e quindi apprezzare) ciò che vedrete. Presenta anche degli itinerari interessanti e chiari (ad esempio per Nikko, Kamakura, Higashiyama). E’ di “solo” 416 pagine.  La guida costa 26 euro. Questo è il LINK. L’ultima edizione è del 2011.

Se ne avete economicamente la possibilità, vi consiglio di acquistare sia la Lonely che la Mondadori, perchè “sfruttate insieme” forniscono una risorsa praticamente completa.

La Mondadori ha inoltre edito una guida specifica su Tokyo, che io non ho acquistato, quindi (per ora) non posso darvi informazioni. Immagino che il taglio sia simile a quello della guida generica. Questo è il LINK.

ROUGH GUIDES. Io ho acquistato questa guida in inglese, ho visto che ne è stata edita una anche in italiano, ma l’uscita risale al 2006 (francamente troppo vecchia). Invece l’edizione inglese è aggiornata, ultime edizione nel 2011. Questo è il LINK. E’ di 848 pagine e costa circa 17 sterline. Come struttura la Rough è molto simile alla Lonely Planet, ed è in bianco e nero. E’ sicuramente un’ottima risorsa per ristoranti e alberghi (ma solo se comprate le versione inglese aggiornata). La mia opinione è che se avete già acquistato la Lonely, vi basta quella. La Rough ha anche edito una guida solo su Tokyo (LINK) che però non ho ancora acquistato ma ho intenzione di farlo, sperando che non sia al pessimo livello della guida Incontri della Lonely.

Per ora è tutto, avendo io potuto consultare solo queste guide, mi limito a dare la mia opinione su queste. Se ne volete comprare solo una, prendete la Lonely! Non dimenticatevi il frasario perchè può tornare davvero utile.