15 Nov 2011 – Giorno 14 – Tokyo

L’ultimo giorno 😦

Stamattina siamo andati al Tokyo International Forum, un bellissimo edificio di vetro a forma di vela che solca le acque metropolitane del centro di cemento di Tokyo 🙂 Davvero spettacolare con il bel sole che filtrava dalle vetrate!

Ci siamo pappati una bella colazione all’Excelsior Cafè all’interno, mentre osseravavamo la gente passare o fermarsi ai tavolini del bar a parlare di affari con grafici e caffè!

Abbiamo poi varcato la soglia del Palazzo Imperiale 🙂

O meglio, siamo entrati nei giardini ovest del parco del palazzo, aperti al pubblico da Martedì a Giovedì! Per entrare bisogna attraversare 3 diverse cinte murarie che danno un’idea dell’antica maestosità del castello di Edo (anche se dopo aver visto quelle di Osaka, nulla poteva stupirci!). Il parco è stata un po’ una delusione, ne abbiamo visti di molto più belli, e non abbiamo sentito il “fremito” nell’accedere in un posto del genere.

Dopo abbiamo proseguito verso nord a piedi, complice la stupenda giornata! Siamo arrivati allo Yakusani Jinja, dedicato ai 2,4 milioni di morti giapponesi (morti durante le varie guerre del 900). Il posto è molto controverso perchè sono stata qui trasferite anche le spoglie di alcuni uomini che sono stati poi condannati come criminali di guerra e autori di crimini molto efferati. Nonostante la loro presenza qui, alcuni membri del Governo giapponese presenziano comunque all’anniversario, facendo storcere il naso a qualcuno (soprattutto alla Cina).

Abbiamo poi mangiato un “bento al sacco” in un giardino lì vicino, dove Stefano ha anche deciso di fumarsi un sigarino (nonostante i numerosi cartelli di divieto!!) ed è stato cazziato da un vigile, tiè! Se lo è meritato!

Dopo abbiamo fatto shopping di souvenirs!! Stefano ha dato sfogo alla sua carta di credito così a lungo reclusa… 🙂

Siamo dati poi da Don Quijote, un negozio che ha diverse filiali a Tokyo ed è molto “in” per le giovani giapponesi : è piano delle solite assurde stramberie!!! Magnifico!  Vendevano anche un sacco di modelli di divise da scolaretta, nel caso vi interessi fare qualche cosplay (fingiamo che siano venduti per quello!)

Vi interessa per caso una Tatoo Shirt?

O volete per caso assaggiare questo “frutto”? Costa solo 50 euro!!

Abbiamo cenato a Shinjuku, in un bellissimo localino tipico, pieno di giapponesi ubriachi di birra! 🙂

Domani si parte, che tristezza!

Good-bye Japan, ci vediamo presto!

 

 

 

14 Nov 2011 – Giorno 13 – Nikko

Nikko si trova tra le montagne e nord di Tokyo, a circa due ore di treno. Per andarci ci siamo svegliati molto presto, è stata la prima volta che abbiamo trovato il sottopassaggio per la stazione senza nessuno, è stato quasi inquietante, tanto che io ho pensato “Siamo forse in un film di fantascienza e sono morti tutti a causa di un virus misterioso?”.

A Nikko abbiamo goduto dei colori autunnali tanto attesi, un vero spettacolo della natura, le foglie degli aceri erano di un rosso talmente intenso da non sembrare vere!

Nel parco di Nikko (tesoro nazionale) c’è un sito World Heritage, in cui si trovano alcuni dei santuari più belli (secondo me) del Giappone. La loro spettacolarità è migliorata dal fatto che si trovano in mezzo ad una foresta stupenda. Stefano ha fatto duecento foto di alberi!! 🙂

Anche se siamo arrivati presto c’era comunque moltissima gente e faceva un gran freddo (Nikko si trova circa a 800 metri di quota). Dopo abbiamo mangiato dei buonissimi okonomiyaki che ci siamo cucinati direttamente sul teppan al nostro tavolo, gnummy! Nel tardo pomeriggio siamo tornati a Tokyo, e abbiamo ritrovato la nostra cara vecchia “Shinjuku” piena di gente, colori, musica e casino 🙂 Allora erano tutti vivi!

 

 

 

13 Nov 2011 – Giorno 12 – Tokyo (Kamakura)

Oggi siamo andati a Kamakura, una cittù sul mare a sud di Tokyo. E’ stata una bellissima giornata di sole!

Siamo usciti presto quindi in stazione abbiamo trovato la ressa dell’ora di punta, incredibile! C’erano persino i famosi “spingi spingi” che con i loro guanti bianchi  cercavano di farci stare tutti 🙂

Per fortuna il nostro treno pur essendo bello pieno non era a QUEL livello, ma è stato comunque divertente vederli all’opera. Tuttavia il nostro pensiero successivo è stato “Che stress se dovessimo farlo ogni mattina!”. Un’altra cosa che ci ha colpito molto è stata la perfetta coordinazione tra i treni : pensate che sul nostro binario (Shinjuku ne ha 20) convergevano 3 diverse linee e passava un treno ogni 3 minuti!!! Se non funzionasse tutto perfettamente e anche un solo treno facesse ritardo, l’intero ingranaggio salterebbe.

Gente appena scesa dal treno che converge sulle scale

Non ho fatto molte foto perchè non mi sembrava carino fotografarli come se fossero animali allo zoo! Una volta uscito dalla zona metropolitana il treno si è svuotato. Seduti davanti a noi c’erano questi due esemplari :

Sul treno di solito o dormono o stanno al cellulare 🙂

Siamo scesi alla fermata di Kita-Kamakura, una frazione di quest’ultima. Qui pecorrendo delle stradine adorabili e immerse nel verde, abbiamo visitato alcuni santuari e anche visto delle casette molto graziose!

Il Meigetsu-in è piaciuto tantissimo a Stefano tanto che ha detto essere la cosa più bella vista in tutto il viaggio! : eh la peppa!

Il Kencho-ji ha ben sette edifici principali e 10 sotto-edifici! Tra le tante cose ci hanno colpito i cipressi di 750 anni!!!

Stefano ha anche fatto amicizia con questo scoiattolino!

Abbiamo poi raggiunto il centro di Kamakura dove per 10 euro abbiamo mangiato tutto questo :

Dopo abbiamo raggiunto la spiaggia a piedi, era bellissimo!!!!

Ci siamo pappati una confezione di pistacchi e abbiamo camminato sulla spiaggia, c’era anche qualcuno che faceva surf (abbastanza ridicoli perchè come vedete il mare era assolutamente piatto!!).

Siamo poi tornati piano piano verso la stazione, passando davanti alla caserma dei pompieri che esibiva questo cartello :

Abbiamo aspettato il treno sulla banchina, il sole tramontava e anche le nostre ultime forze… 🙂

Ora siamo a casa, ci siamo fatti un aperitivo a base di edamame e toast. Sono le 19:30, tra poco usciamo per farci un giro a Shinjuku. Ci restano solo due giorni in Giappone, sono un po’ triste 😦

E’ stata una bellissima giornata,

Un bacio, Martina (e Stefano!)

 

 

 

 

12 Nov 2011 – Giorno 11 – Shibuya e Harajuku

Un’altra bellissima giornata!

Siamo stati a Shibuya e Harajuku! Oggi era Domenica quindi non sapevamo se aspettarci un casino sopra la media, oppure calma piatta. Indovinate cosa abbiamo trovato? 🙂

Stamattina ce la siamo presa comoda, siamo usciti per le 9. In giro c’era già gente al lavoro :

Gli urloni! (ce ne sono tantissimi!)

Due vigili per gestire una svolta!

Abbiamo notato che Shinjuku era piena di gente che PULIVA. Evidentemente il Sabato sera qui c’è un casino oltre misura, quindi la mattina dopo sono pronte schiere di pulitori, dagli spazzini ai lavavetri. Pensate che nella metro ogni mattina passa il tipo con la lucidatrice di pavimenti!

Shibuya è famosa per il celebre “Shibuya crossing”, l’incrocio pedonale da cui ogni giorno passano più persone nel mondo! Appena usciti dalla metro c’è anche la statua di Hachiko, luogo dove di norma molti giapponesi si danno appuntamento!

C'era un mucchio di gente che "aspettava" qualcuno 🙂

Shibuya era affollata proprio come “doveva” essere : nonostante non fossero nemmeno le 10 del mattino, c’era già un gruppo rock che suonava a tutta birra davanti all’ingresso del celebre “Shibuya 109”! Comunque basta poco per allontanarsi dalla ressa, basta girare nelle tante e coloratissime viette laterali 🙂

Abbiamo trovato lo stupendo TOKYU HANDS, una sorta di paradiso in Terra! E’ una specie di grande magazzino che però vende solo.. come dire… oggetti per ogni edificio della casa. Dal bagno alla cucina, al cucito al balcone, etc.etc. C’è anche il reparto scienza con tutti gli alambicchi *_* E’ un posto bellissimo con tante cose stravaganti e assurde (nonchè utili!!). Ci sarei stata volentieri 10 ore a piano 😦

Camminando verso nord siamo arrivati allo Yoyoji Park, ci è piaciuto molto perchè oltre ad essere ben curato era anche molto allegro e pieno di persone (complice sicuramente la bellissima giornata!). C’era chi faceva sport, chi giocava, chi si esibiva, e chi vendeva da mangiare (figuriamoci se manca!).

Viale che porta all'ingresso del parco 🙂

All’interno di questo parco c’è il Meji Jinju, il santuario più grande e frequentato di Tokyo. Siamo stati fortunati (sfortunati?) perchè era giornata di cresime e di matrimoni : c’era tantissima gente e tantissime spose e tantissimi bambini vestiti in maniera tradizionale!

Per arrivare a questo santuario si percorrono circa 2 km in mezzo al parco, che in questo caso è più una sorta di BOSCO!

Posteggio passeggini!

Va bene il fuso, ma mettersi a dormire proprio lì? 🙂

Ci siamo poi diretti a Takeshita-dori, la via dello shopping un po’ underground/zarro/originale/anticonformista. Guardate quanta gente!

C’erano dei negozi stupendi, alcuni molto stravaganti, purtroppo la ressa era tale che è stato praticamente impossibile comprare nulla (almeno per me… io ho bisogno di aria per decidere cosa acquistare!!). Quindi l’abbiamo percorsa tutta, lasciandoci trascinare dalla folla!

Piano piano lasciando alle spalle Takeshita-dori ci si ritrova in Omotesando, che rappresenta ideologicamente l’opposto : lo shopping di “lusso”. Gucci, Versace, Dior e così via… dato che nè io nè Stefano siamo inseressati, e la via non era niente di particolare, abbiamo fatto un breve pezzo e siamo tornati indietro. Abbiamo pranzato in un bel localino in una vietta laterale : Stefano ha mangiato un piatto di spaghetti ai frutti di mare (era in astinenza!!) e io delle polpette di risotto ai broccoli (ottime!). Dopodichè ci siamo fatti una delle fantastiche crepes giapponesi 🙂

Siamo tornati a casa presto per avere le forze per uscire dopo! Dopo un pisolino ci siamo spinti fino ai grattacieli di Nishi-Shinjuku, impressionante! Abbiamo preso l’ascensore per l’Osservatorio che si trova al 45esimo piano del Government Office, un grattacielo a due torri molto famoso. Tokyo da quell’altezza è semplicemente sorprendente. Non finisce mai 🙂

Per cena abbiamo mangiato lo shabu-shabu : ti portano un pentolone e te lo piazzano sul tavolo sopra ad un fornelletto. Dentro c’è un brodo (non ben definito) e delle verdure. Poi ti portano la carne a pezzettini e ce la fai cuocere dentro, quando è cotta la prendi con le bacchette a la passi in una salsa a base di salsa di soia e rapa, e te la pappi! Noi abbiamo preso il “set menù shabu shabu” che costava 22 euro a testa e ci hanno portato da mangiare fino a SCOPPIARE (alla fine era sazio pure Stefano!!!)

Ecco il pentolone!

Alcune delle cose che ci hanno portato (ma ce ne sono state molte molte altre!)

E’ stata una bellissima giornata!

Un bacio a tutti,

Martina e Stefano

 

 

 

 

 

11 Nov 2011 – Giorno 10 – Tokyo Ueno e Asakusa

Che bella giornata!!!

Oggi siamo andati ad Ueno ed Asakusa, a nordest della città, per andarci abbiam preso il treno cittadino che ci ha messo ben 40 minuti  (per darvi un’idea di quanto è grande Tokyo).

Ueno è il quartiere dove si trovava Shitamachi, cioè la “città vecchia”, la principale attrattiva è Ueno Koen, all’interno del quale ci sono i musei, le gallerie, lo zoo ed anche un lago.

Oggi c’era un bellissimo sole quindi era pieno di gente (tanto per cambiare..)! Guardate che coda per entrare allo zoo :

 

Noi abbiamo visitato prima il National Museum, dove sono conservate molte opere d’arte a partire dal periodo Neolitico fino al secolo 19esimo, all’uscita c’hanno fatto decorare due cartoline (una a forma di kimono ed una  forma di ventaglio) con tutti i timbri ed i colori che volevamo: bellissimo!!!!

Ecco il risultato:

Dopo abbiamo fatto un giro per il parco, abbiamo visto due templi, Stefano ha assaggiato per la prima volta la crepe giapponese e poi abbiamo fatto una passeggiata vicino al lago dove c’erano vari giocolieri di strada che facevano giochi di prestigio e di abilità: erano bravissimi!!!!

 

Dopo abbiamo visitato anche lo Shitamachi Museum, in cui sono state ricostruite delle case e delle botteghe in legno esattamente com’erano dal 1825 in poi (finchè non sono state sostituite dai recenti palazzi in muratura): questo museo ci è piaciuto molto perché son stati usati tutti oggetti originali, dai mobili alle scarpe, donati dai cittadini, e tutto ci è stato illustrato da una carinissima signora giapponese che ci ha fatto da guida.

Al primo piano c’erano anche i giochi dei bambini e si potevano provare: loro sì che sapevano come divertirsi con poco.

Poi siamo andati nel quartiere di Asakusa, che purtroppo era davvero troppo affollato (complice il bel tempo), ci siamo quindi abbastanza velocemente diretti nella vicina Kappabashi Dori, non prima di aver scoperto il nostro oroscopo nel tempio estraendo bastoncini numerati!

Kappabashi Dori è una via lunga lunga su cui si affacciano SOLO negozi che vendono articoli per la ristorazione: tazze, piatti, bacchette, pentole di ogni genere, coltelli di raffinato acciaio giapponese, sono in vendita persino le riproduzioni in plastica dei piatti che sono di solito esposte nelle vetrine dei ristoranti!

Adesso stiamo uscendo e non ho il tempo di inserire altre foto, ma lo farò!

Un bacio, Martina e Stefano

10 Nov 2011 – Giorno 9 – Tokyo

[Nota per Marci : per la cosa che sappiamo noi, vai in fondo all’articolo]

Oggi ha diluviato tutto il giorno 😦

Visto che il tempo faceva schifo e non sarebbe migliorato, abbiamo deciso di passare la mattinata all’Edo-Tokyo Museum. E’ uno dei musei più amati di Tokyo in quanto il tema è la città stessa : dal periodo Edo (Edo era infatti il primo nome di Tokyo) fino alla modernità.

Il tutto “coadiuvato” da realistiche ricostruzioni in dimensioni reali di case, utensili, ponti e addirittura edifici interi. Il che rende il posto molto attraente anche per bambini e turisti che non sanno il giapponese!

Avevo letto alcune recensioni negative su questo museo da parte di autori che lo reputano troppo “auto celebrativo”, io e Stefano non pensiamo che sia così. L’edificio che lo ospita è molto particolare :

All’interno abbiamo avuto la fortuna di assistere al concerto di questi ragazzi, che si esibivano con vari tipi di tamburi (bravissimiiiiiii) :

La cosa bella è che si poteva entrare nelle case, salire sui mezzi di trasporto originali etc.etc … io mi sono fatta una sfilza di foto che si facevano i bambini di cinque anni, sulla bicicletta, la macchina, il tatami.. etc… ahaha!! 🙂

Siamo stati nel museo praticamente quattro ore, ma purtroppo quando siamo usciti pioveva ancora, e ancora più forte!!! Quindi abbiamo mangiato nel ristorante del museo, FINN’S. C’era una lista d’attesa lunghissima! Erano tutti lì per mangiare……. gli spaghetti con le vongole!!! Piatto AMATISSIMO dai giapponesi. Io ho assaggiato l’hamburger giapponese che ho scoperto non essere un hambuger ma un polpettone (ottimo). Stefano invece ha assaggiato l’omurice cioè una frittata con dentro il riso (ottima!).

Hamburger!

Omurice!

Sembrano buoni, vero? 🙂

Per chi lo volesse sapere, abbiamo speso rispettivamente 8 euro e 10 euro (tutto compreso), quindi solo 18 euro in due! In un ambiente molto raffinato!

La pioggia continuava battente, quindi siamo andati ad Akihabara, una zona della città dove sta la c.d. “città elettronica” : si chiama così perchè vendono ogni genere (posso confermare . OGNI) si attrezzatura elettronica (dai computer ai fusibili). Akihabara è anche il quartiere per gli appassionati di manga e di anime!

Il reparto dei manga pornografici era pieno di gente che molto tranquillamente comprava e sfogliava robe oscene!!!

Siamo rimasti ancora una volta stupiti dalla “quantità” : migliaia di persone, migliaia di negozi, migliaia di scelte possibili per comprare. Edifici di 10 piani dedicati solo ai modellini, o ai fumetti, un piano intero solo per le custodie per i cellulari, etc.etc. Due reparti solo di silk-epil!!! 🙂

Qualcuno cerca un ventaglio con stampa sopra la faccia di un cantante giapponese sconosciuto?

Un piatto a forma di gabinetto giapponese (non chiedetemi perchè…)

Ho fatto poche foto perchè ero troppo impegnata a guardare e toccare tutto, se siete curiosi siete costretti a venire voi!! 🙂

Un bacio a tutti!

Martina e Stefano

Il seguito di questo articolo è riservato a mio fratello che mi aveva chiesto di comprargli qualcosa del suo manga preferito cioè One Piece.

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09 Nov 2011 – Giorno 8 – Osaka e Tokyo

Prima di partire per Tokyo abbiamo visitato il castello di Osaka : è bellissimo! Questo castello risale al 1500 anche se è stato ricostruito più volte (perchè è stato distrutto più volte!!). L’ultima ricostruzione risale al 1931, infatti quest’anno è l’80esimo anniversario! Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale è stato però di nuovo danneggiato e poi risistemato negli anni ’50. L’unica parte “originale” che resta sono naturalmente le mastodontiche mura.

La gita è stata molto piacevole ed istruttiva. L’edificio principale della fortificazione è circondato da due fossati e due cinta murarie e da un bellissimo parco :

Dopo abbiamo preso lo shinkansen per Tokyo!

Su un libro che ho letto c’era scritto “Salire su un treno che ti porta a tutta velocità sopra Tokyo è come essere pompati nel cuore del mondo” : mi sono sentita così.

Un bacio,

Martina

 

08 Nov 2011 – Giorno 7 – Hiroshima & Osaka

La mattina abbiamo visitato il Museo della Bomba di Hiroshima. Questo museo si trova su un’isola all’interno del fiume sulla quale c’è anche il Memorial Park. All’interno del Parco ci sono diversi monumenti, uno dedicato a chi morì il 6 Agosto 1945, l’altro ai bambini in particolare, uno dedicato ai coreani morti etc.etc. e poi c’è la fiamma : questa fiamma arde per la pace e arderà finchè non saranno completamente scomparse le armi atomiche dalla faccia della Terra. Il messaggio che il Memoriale e museo lanciano è infatti un messaggio di pace, pace che non può esistere se nel mondo continuano ad esistere armi di di distruzione di massa. Non fu “sbagliato” e “disumano” il lancio della bomba, è la guerra stessa (e il conseguente utilizzo di determinate armi) ad esserlo.

Il Museo così come mi era piaciuto l’anno scorso mi è piaciuto ancora tanto, purtroppo anche stavolta abbiamo dovuto vederlo un po’ di corsa perché il treno partiva (siamo comunque stati più di due ore). Una parte è storico/scientifica : la storia di Hiroshima, le vicende che hanno portato al lancio, la guerra in Cina e poi anche informazioni sulla fusione atomica e sulla fissione atomica (una alla base della bomba H e l’altra alla base della bomba atomica appunto). Poi c’è la parte più drammatica con vari oggetti tipo il famoso orologio che si è fermato alle 8,15, cose appartenute a bambini che sono stati uccisi etc.etc e tutte le storie di varie persone (alcune al limite del raccapricciante in quanto a dettagli…). La terza parte, che purtroppo abbiamo visto frettolosamente,  è quella delle testimonianze con vari video degli hibakusha (così si chiamano i sopravvissuti) che in una sorta di documentario raccontano cosa è successo quel giorno e così via.

Insomma un tuffo nel passato educativo e per certi aspetti drammatico. Abbiamo notato con piacere che il sito è molto frequentato da scuole e bambini.

Dopo abbiamo preso il treno per Osaka! Appena arrivati ci siamo resi conto di essere in un posto incasinato… non potete immaginare la stazione!! Vi dico solo che per passare dal treno con cui siamo arrivati al treno “cittadino” abbiamo seguito un percorso di collegamento di circa 2 km completamente sotto terra!! Sembrava una città sotterranea piena di negozi, ristoranti etc.!

Trovare l’hotel è stato un casino! Ci siamo persi! Per fortuna ci siamo imbattuti nell’unica persona che conosce sicuramente la zona alla perfezione, indovinate chi? Il postino! SBAGLIATO!!!! Cioè.. abbiamo chiesto al postino, ma non sapeva una ceppa! E invece di dire : “Non so una ceppa” … ci ha mandato nel posto sbagliato! Per fortuna io e Stefano abbiamo nasato subito la sua incompetenza e non abbiamo dato retta alle sue indicazioni disastrose. Poi abbiamo chiesto ad un tipo che noleggiava biciclette (ho dovuto insistere con Stefano dicendo “chiediamo no?” … lui non vuole mai chiedere!!! Mica siamo a Piacenza, bello!).Manco lui sapeva dove fosse l’hotel (che si trovava a 100 metri da lui!) e ha quindi sfoderato una fantastica cartina! Non era una cartina normale bensì una super dettagliata di solo quell’isolato, grande come un lenzuolo, con scritti gli “indirizzi” per bene!

In Giappone un indirizzo si scrive così : 1-2-3- Pincopallo, Pincopallino, Oreste

L’indirizzo si “decifra” da destra verso sinistra. Oreste è la città. Pincipallino è la circoscrizione. Pincopallo è il quartiere. 3 è un grande agglomerato di case (il quartiere è diviso in tot agglomerati). 2 è l’isolato (ogni agglomerato è diviso in isolati). Ed infine 1 è il numero dell’edificio all’interno dell’isolato. Questo numero “finale” non viene assegnato con un ordine sensato ma bensì in ordine cronologico di costruzione!

Per fortuna il tipo ha saputo decifrare rapidamente l’indirizzo che avevamo a disposizione e ha trovato esattamente l’edificio sulla mappa : facile, no? J

L’hotel era simile a quello del giorno prima, senza il “benefit” della zona termale. La stanza è una specie di loculo con una specie di bagno e una specie di finestra e una specie di letto (però molto comodo). E poi c’è un televisore al plasma da 250 milioni di pollici totalmente inutile e fuori luogo, ahahah. Stavolta tra la finestra e il muro del palazzo di fronte c’erano ben 2 metri !

Dopo esserci riposati un po’ siamo usciti per raggiungere il Shitenno-ji, il più antico templio zen del Giappone! Purtroppo la sua meraviglisiotà sta soltanto in questo, in quanto a vederlo è piuttosto deludente e desolato. Per altro adiacente c’è una scuola il cui ingresso E’ una parte del complesso zen… che io ho scambiato per l’ingresso nel complesso! Mi sono avvicinata tipo al guardiano e gli ho detto “We have to pay?” (perché ci guardava male quindi pensavo che pensasse che volessimo entrare senza pagare!) e lui con la faccia super attapirata ha risposto “No, this is the school”. AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!  Mi scompiscio da ridere ogni volta che penso alla sua faccia! Invece Stefano invece di ridere mi fa “Ma devi anteporre il verbo al soggetto quando fai una domanda!”… ma che c’entra? Ahahahahah!!!!!!!

Dopo ci siamo diretti a piedi verso la zona Namba, quella della vita notturna! Abbiamo deciso di andarci a piedi per vedere un po’ la città : Osaka ci è sembrata la più “italiana” di tutte le città che abbiamo visto, quella meno “perfetta” con la gente un po’ più allegrona e qualche zona lasciata andare. Questo non ha tolto fascino né originalità alle viette che abbiamo attraversato, assistendo a scenette di vita quotidiana. Siamo passati anche davanti alla scuola dei salesiani! Poi abbiamo attraversato il tempietto con dei gatti che litigavano. Poi in mezzo a tanti negozietti di cianfrusaglie a poco prezzo ne abbiamo scovato uno che vendeva amplificatori professionali da 20.000 euro! Poi un negozio di dischi vecchissimi per veri collezionisti! Dopo circa 3 km siamo arrivati al Namba Parks! Questo è un complesso di negozi, cinema etc, costruito cercando di mantenere il contatto con la natura. Su ogni piano infatti c’è un rigoglioso giardino e le piante rampicanti ridiscendono per tutto il complesso. E’ molto suggestivo!

La zona di Namba è forse il posto più allucinante dove io e Stefano siamo mai stati, ha surclassato la stazione di Kyoto in quanto a CASINO ALLO STATO PURO. E’ una sorta di Blade Runner futuristico, cartelloni numerosi ovunque, maree di persone che si muovono, negozi assurdi e ristoranti ancora più pazzeschi. E’ davvero difficile poter descrivere questo intricato dedalo di gallerie, vie, viuzze, strade e negozi, tutti colorati e rumorosi, bombardati di suoni, odori, voci e circondati da persone anche molto stravaganti. La domanda che Stefano si è posto subito è stata : “Anche le nostre città diventeranno così?”. E’ la sensazione che ho provato anche io, più che una sensazione una domanda: “Siamo nel futuro?”.

Guardate l'ampiezza di queste strisce pedonali

Stefano ha assaggiato finalmente i takoyaki! Polpette di pastella con dentro un pezzettino di polipo. Specialità di Osaka ma amate in tutto il Giappone!

Dato che io non vado in bagno da circa 7 giorni (ahahaha) abbiamo anche avuto la fantastica idea di entrare in un Drug Store per comprare una medicina adatta. Per fortuna ne abbiamo beccato uno che accanto ad ogni medicina aveva una figurina illustrata che doveva simboleggiare il malanno che dovrebbe curare. Voi che tipo di immagine avreste cercato??? Ahahaha.

Questi puliscono l'intestino!

I ristoranti avevano fuori delle rappresentazioni in plastica GIGANTI dell’animale che vi cucinavano all’interno :

Granchio gigante!

Piovra!

Sushi (la manina che ne prende un pezzo! e .. fugu! (pesce palla)

Drago!

Noi abbiamo optato per il sushi sul nastro trasportatore, solo 130 yen a piattino!

Alla prossima giornata 🙂

07 Nov 2011 – Giorno 6 – Hiroshima/Miyajima

Oggi siamo arrivati ad Hiroshima con lo shinkansen, questo era il super espresso, andava davvero veloce! Appena arrivati abbiamo raggiunto l’isola di Miyajima che si trova nel mare interno giapponese, proprio di fronte ad Hiroshima appunto. Il treno era molto affollato e noi abbiamo viaggiato proprio alle spalle del conducente! (Cosa  che emoziona i bambini di 5 anni di solito, lo so)

Miyajima è famosa per il suo santuario “galleggiante” : sembra galleggiare perché si trova piantonato nella sabbia e quando la marea è alta è mezzo sommerso! Il gigantesco torii di ingresso è il punto più fotografato del Giappone (e pure noi abbiamo contribuito!).

Quando dal traghetto si arriva vicini all’isola (ci vuole poco, il viaggio dura in totale 15 minuti) a me viene sempre in mente l’arrivo in elicottero sull’isola di Jurassic Park!

L’isola è abbastanza piccolina, la parte interessante si può girare a piedi, accompagnati da turisti e i soliti cervi molto affamati (uno mi ha anche “assalito” mentre giravo un filmato con la videocamera e mi ha azzannato la borsa… per un soffio sono riuscita a tirargliela fuori di bocca altrimenti sarebbe stato capace di mangiarsela!!!). Vi risparmio il video imbarazzante dell’assalto… beccatevi però questa bellissima (secondo me) foto del torii “galleggiante” con davanti due tipici esemplari del posto… 🙂

Non mancate di notare i comodissimi tacchi che lei ha scelto per la gita 🙂

La via principale con i ristoranti e i negozi è stata coperta con dei teli bianchi che riparano dal sole, l’effetto è molto suggestivo! Poi c’è la strada che si affaccia sul mare, anche quella bella, evitata dai turisti : la brezza marina ha lo stesso odore in tutto il mondo, l’odore di mare fa sempre sentire un po’ “a casa” perché è conosciuto!

Dato che sono fissati con l’autunno e le foglie autunnali, tutti i negozi di dolci del posto creavano biscotti a forma di foglia d’acero : hanno delle macchine che in pochi minuti impastano, cuociono e impacchettano singoli biscottini con diversi ripieni! Sono ottimi e costano 80 yen l’uno!

Dopo esserci arrampicati per zone un po’ impervie siamo approdati anche noi al santuario, rispetto alla mattina la marea si era abbassata quindi è stato possibile arrivare sino alla parte più lontana dalla costa, il torii appunto! Sulla base tutti avevano incastrato delle monetine tra i vari mitili come portafortuna!

Miyjima è anche famosa per le ostriche (ma anche Hiroshima), le vendono ovunque : la loro specialità sono le ostriche alla griglia! Ma le fanno anche in tempura o classiche (crude). Stefano ne ha mangiate due alla griglia e ha detto che sono buonissime!

A pranzo abbiamo mangiato l’okonomiyaki all’Hiroshima Style. E’ fatto con gli spaghetti in mezzo!

Poi Stefano ha assaggiato questo! Un tentacolo di polipo con avvolti intorno degli asparagi e una fettazza di bacon!

Verso le 5 siamo tornati ad Hiroshima, abbiamo recuperato il piccolo bagaglio che ci stiamo portando dietro (le valigie le abbiamo fatte spedire a Tokyo direttamente) che avevamo piazzato in un armadietto con la combinazione, e abbiamo raggiunto l’hotel. Anche se l’abbiamo scelto “a risparmio” (prezzo camera 6000 yen a notte) l’hotel è davvero una FI-GA-TA! Ci sono un sacco di comfort anche se la stanza è piccola, e soprattutto c’è la zona benessere all’ottavo piano. Io e Stefano ci siamo appena sparati un’ora nella sauna, idromassaggio, vasca… etc.etc. Purtroppo siamo stati separati perché è tutto diviso tra maschi e femmine (per fortuna, visto che si deve stare completamente nudi). Con me c’erano due signore giapponesi che non ho visto bene in faccia perché ho dovuto levare le lenti a contatto! Fuori dalla zona vasche c’era una stanzona con tante postazioni per la cura del corpo, con creme, shampi, spazzole… tutto a disposizione gratuitamente! Che goduria 🙂

L’unico difetto di questo hotel è che poiché abbiamo chiesto una stanza tranquilla ce ne hanno data una con la finestra che dà sul palazzo di fronte…. E con ciò intendo che tra la nostra finestra e il muro del palazzo di fronte ci sono circa 70 cm!!!!!! Il posto ideale per mio papà!!! Ecco quindi il bellissimo panorama che si gode dalla finestra :

Adesso sono le 7 e qualcosa, andiamo fuori a farci una grande mangiata.. la sauna c’ha messo appetito!!

Un bacio a tutti!

06 Nov 2011 – Giorno 5 – Kyoto Arashiyama

Oggi siamo andati ad Arashiyama! E’ un quartiere della città che si trova a nord ovest in una zona collinare che si affaccia sul fiume Kamagawa (uno dei tre fiumi che confluiscono a Kyoto). E’ una zona davvero bella 🙂 Per andarci abbiamo preso il treno! Dalla stazione si raggiunge a piedi il centro, dominato dal famoso Ponte Qualcosa. A primo impatto sembra un ponte qualsiasi, è stato recentemente ricostruito (nel 1900) perché quello originale (di mille anni!!) non era più in grado di reggere! Alle spalle del ponte ci sono i monti Arashiyama, che danno appunto il nome al quartiere, e sono bellissimi! E’ pure sbucato il sole!

La zona è dominata dal verde, piccoli ruscelli passano vicini a strade pedonali. Una delle cose più spettacolari è sicuramente il bosco di bamboo, come quello che si vede ne La Tigre e il Dragone. Questo bosco fitto fitto e molto particolare si estende per chilometri e al suo interno sorgono santuari e templi di innaturale bellezza. Più si avanza verso nord più i turisti spariscono, demoralizzati da salite abbastanza impervie 🙂 Ma io e Stefano non desistiamo!!!

Siamo arrivati ad una zona di sosta dove arriva il treno dell’amore. Questo treno, che si prende a valle, è così chiamato per il suo aspetto : è un trenino piccolo su cui si sta seduti a coppie e si arrampica romanticamente per i monti. Lo prendono tutti, non solo le coppie! Queste cose in Giappone hanno molto successo… pensate che i posti su questo treno vanno prenotati giorni prima! In questa zona di sosta abbiamo mangiato delle castagnette buonissime e i dango! Stefano ha provato a chiedere in perfetto giapponese se per caso non avessero delle castagne crude (voleva piantarle a casa sua!!) ma gli hanno risposto incrociando le dita (gesto che significa strada sbarrata cioè NO).

Per fare una cosa un po’ diversa e non vedere solo i templi abbiamo deciso di visitare una villa! Questa è la villa che si è fatto costruire apposta un famosissimo attore giapponese morto negli anni ’60 che faceva film sui samurai. Era un fissato zen per questo la sua spettacolare “villa” e i suoi giardini sono tutti ispirati a templi di Kyoto. Ci è davvero piaciuta questa visita, anche se un po’ cara rispetto alle altre attrazioni!

Salendo nel punto più alto c’era una bellissima veduta di Kyoto con tanto di pannelli illustrativi del panorama!

Ci hanno anche offerto il thè verde originale e una tortina. Nonostante siano giorni che beviamo thè e thè, questa era la prima volta che abbiamo bevuto il thè verde da cerimonia : era abbastanza disgustoso! Una specie di pappetta verde assurdamente amara. Indovinate a chi è piaciuto? Ovvio, a Stefano!! 🙂

A pranzo ho portato Stefano a mangiare l’okonomiyaki per la prima volta! E’ un composto di uova farina cavolo e altre cose cucinato direttamente su una piastra bollente, tipo frittatona. Qui in Giappone è molto popolare e ne esistono varie versioni a seconda dalla zona! Alla fine viene coperto con una salsa dolce e la maionese (per chi la vuole!). Che buono, anzi, OISHI!

Dopo pranzo abbiamo girato ancora un po’, mangiato il gelato al thè verde, bevuto il latte alla fragola, attraversato il ponte, arrampicati fino ad un punto panoramico facendo 250 gradini (!!!) ed infine tornati in stazione!

Alla stazione di Kyoto abbiamo cercato un berretto per Stefano nel centro commerciale, che lusso! Ho anche portato Stefano nel reparto gastronomia, dove abbiamo visto un sacco di cose buonissime! Anche un cesto con 4 cachi a 4.300 yen!!!!! E delle enormi mele a 1.000 yen l’una!!! Per tutto il resto? C’è mastercard!

La bellissima scalinata che porta al tredicesimo piano della stazione

Poi siamo andati da Kyoto Yodobashi che è una sorta di Mediaworld giapponese! Figata! Dove ci sono le macchine per  cuocere il riso puoi assaggiare il riso cotto da ognuna! Dove ci sono le macchine per rinfrescare l’acqua puoi assaggiare l’acqua rinfrescata! E così via 🙂

Io ho avuto anche la fantastica idea di provare la poltrona massaggiante, apparentemente affascinante ma in realtà una tortura cinese. Una volta che ti sei seduto e ti ha ingabbiato i polpacci… è la fine. Il sedile si inclina verso il basso e le morse si stringono intorno ai polpacci, non puoi più muoverti! E’ impossibile uscirne da soli! Sotto lo schienale iniziano a girare delle palle calde massaggianti che però fanno malissimo! Mentre io subivo tutto ciò intrappolata dalla sedia, Stefano, invece di liberarmi, mi riprendeva! Vi risparmio il video della tortura!

Dopo abbiamo cenato nel nostro appartamento con delle cose comprate al supermercato, tra cui il formaggio brie… che buono! 🙂 E’ stata la nostra ultima giornata a Kyoto, già mi manca!

Un bacio a tutti