Mappe e guide pocket per Tokyo

Premessa: nessuno mi paga per scrivere questi articoli, non scrivo per fare pubblicità a nessuno ma solo per dare suggerimenti basati su opinioni personali.

Approfittando dei saldi ho comprato una miniguida tascabile su Tokyo, e mi è venuto in mente di fare questo articolo. In passato ho già scritto un articolo sulle Guide Turistiche sul Giappone, ormai un po’ datato (della Lonely è uscita, ad esempio, la nuova edizione), avevo poi dato alcuni consigli su come richiedere del materiale alla JNTO gratuitamente (utile per procurarsi mappe)

Oggi voglio parlare di materiale tascabile, cioè di guide piccole o di mappe comode da consultare rapidamente, che ovviamente a parere mio non possono essere sostitutive di una guida “intera” ma un valido aiuto.

Sempre nel vecchio articolo avevo parlato, sempre della Lonely Planet, del loro frasario. Il frasario mi è tornato comodo e ne consiglio l’acquisto, quello della Lonely costa 8-9 euro ma ne esistono anche altri, ad esempio il frasario della Mondadori (costo 8-9 euro) o quello della EDT (prezzo simile). Torna comodo ovviamente quando si ha a che fare con chi non parla inglese, ma anche con chi lo parla male… almeno ci si fa capire subito! 🙂 

La Lonely Planet ha fatto poi la Tokyo Pocket, della quale avevo parlato poco entusiasticamente. Costa circa 12 euro e non aggiunge nulla di nuovo dal punto di vista contenutistico a quello che trovate sulla guida principale, si limita ad elencare una serie di “ovvietà” sui vari quartieri. La comodità sta nel fatto che è piccolina e può essere utile per le mappe e anche che è aggiornatissima (ultima edizione Aprile 2014).

Ho trovato più carina invece la Cartoville del Touring, che purtroppo è ferma all’edizione 2011. Costa solo 8 euro e se conoscete la serie Cartoville sapete che si tratta di mappe suddivise comodamente per ogni zona/quartiere che sono fatte tipo pop-up cioè devi ingrandire (dispiegandola) ogni sezione (se fate una ricerca con Google Immagini fate prima!). La Cartoville ha all’inizio una mappa intera della città su cui sono evidenziati i confini delle varie zone che saranno esaminate nel dettaglio, ognuno ha associato un colore e un numero di modo che la consultazione sia rapidissima. Poi ci sono le mappe (devo dire molto ben fatte, dettagliate ma non troppo, a colori) sotto le quali sono presenti indicazioni brevissime sui luoghi di interesse (con scritto costi e orari), tutto molto contenuto essendo lo spazio pochissimo. Ci sono anche consigli su ristoranti e negozi. Poi c’è la mappa dei mezzi pubblici con informazioni relative.  A differenza della Tokyo Pocket, la Cartoville non è una guida, non contiene quasi nessuna informazione ed è molto più leggera e meno voluminosa, secondo me perfetta per essere “associata” ad una guida-mattone (che sia Lonely, Mondadori, Rough, quella che volete insomma).

Poi avevo comprato la Moleskine City Notebook di Tokyo. Come forsi alcuni di voi non sanno, la Moleskine fa anche City Notebook, che uniscono mappe dettagliatissime della città al concetto di agendina da viaggio classica. Vi riporto la descrizione del sito ufficiale perchè è perfetta :

Un taccuino speciale per creare la tua guida personalizzata, con una combinazione di pagine bianche per appunti liberi, pagine informative (mappe, trasporti pubblici, indirizzi utili, ecc) e sezioni tematiche a tacche, per raccogliere e condividere tutte le informazioni sulle tue scoperte, città per città: ristoranti, negozi, angoli speciali, segnalazioni da ricordare e passare ad altri. In più, 12 fogli riposizionabili trasparenti, per tracciare i vostri itinerari, e 32 foglietti staccabili, per appunti volanti e per scambiare messaggi.

Una prima Key Map mostra l’intera città, ingrandita in scala in scala da 1:5.000 o 1:17.000 nei successivi quadranti di zona, con zoom speciali sul centro e indice alfabetico delle strade. Buon viaggio.

 

La Moleskine ha mappe dettagliatissime (unico difetto è che sono spalmate su tante paginette piccoline essendo l’ingrandimento elevatissimo) e dei comodi foglietti adesivi trasparenti da attaccare ad ogni pagina per poter segnare sopra note, itinerari, dettagli ecc.ecc… in più tutto quello descritto sopra. Io l’ho trovata molto comoda per segnare i miei hotel con i recapiti, i miei itinerari personalizzati, per appuntarmi dati utili come numeri di telefono in loco o i souvenir da comprare, e per segnarmi posti e indirizzi che mi sono piaciuti, e l’ho usata anche per i timbri (in Giappone tante attrazioni hanno un timbro personalizzato e colorato che potete stamparvi dove volete, è bello collezionarli tutti!). La Moleskine ha inoltre un elenco di tantissime vie in ordine alfabetico con posizionamento sulle mappe, davvero comoda se avete scritto un indirizzo ma non avete idea di dove sia. Vi lascio qui sotto il video ufficiale di presentazione che spiega più di mille parole.

Unico problema con la Moleskine è che non riesco a trovare il prezzo nè dove acquistarla, nè dal sito ufficiale nè da amazon nè da ebay… non vorrei fosse andata fuori produzione perchè è davvero carina! Se non ricordo male costava sui 12 euro.

Sempre a tema di mappe, è carina e comoda (soprattutto per chi è un po’ confusionario e tende a stropicciare le mappe di carta classiche) la Tokyo Crumpled Map della Palomar: si tratta di mappe stampate su un tessuto morbido, una specie di panno indistruttibile e impermeabile. Costa abbastanza, 12 euro, e viene data nella propria bustina indistruttibile. La mappa pesa 21 grammi e si può mettere via accartocciandola brutalmente, è grande 87×58 cm e ha un elenco di vie/musei/luoghi di interesse che possono essere trovati sulla mappe tramite le coordinate (comoda se cercate qualcosa e non avete idea di dove sia)

Immgine dal sito ufficiale Palomar

Sempre della Palomar, ad un costo ancora più elevato (16,90 euro) ci sono le Transparent City map, simili alla Moleskine. Sono libretti rigidi con le mappe della città sui quali è possibile attaccare dei fogli trasparenti e scrivere sopra ad essi, evidenziando quindi percorsi sulla mappa stessa che possono poi essere cambiati o tolti a piacimento. (I foglietti sono anche venduti a parte ma al momento sono gratuiti insieme alla mappa)

Spero di esservi stata utile, fatemi sapere cosa ne pensate di questi oggetti, alla prossima!

Luuunga pausa seguita da grosso disastro. Il Giappone non c’entra. Mondo Crudele!

Dopo una lunga pausa che ha avuto vari motivi (blablabla), mi ero finalmente decisa a riprendere in mano il mio amato zugojapan, quando per un fatidico errore ho caricato per errore un tema nuovo al posto del vecchio, e mi si è devastato il sito. Non posso sopportarlo in questo momento, quindi per ora addio per qualche altro mese. Torno a deprimermi, anche più di prima. Se avete bisogno cercatemi su Facebook!

Monte Koya : un’esperienza unica? Informazioni utili

Il Monte Koya (Koyasan) è il centro del Buddhismo Shingon, una sezione del buddhismo introdotta in Giappone nell’805 da Kobo Daishi (conosciuto anche come Kukai), una delle figure legate al mondo religioso più famose del Paese. In cima alla montagna si trova un villaggio monastico che nonostante la sua remota posizione, o forse proprio a causa di questa, rimane una delle preferite mete di pellegrinaggio giapponesi.

Link :
Sito ufficiale
Eventi
– Koyasan World Heritage Ticket (info più sotto)
Mappa di Koyasan (fatta benissimo, la trovate all’ufficio turistico locale)

Il villaggio si sviluppa intorno al quartier generale che Kobo Daishi costruì qui. Qui si trova anche il mausoleo di Kobo Daishi e da qui comincia il Pellegrinaggio degli 88 Templi. La costruzione iniziò con il complesso Garan itorno all’826, dopo anni di ricerche di un posto adatto. Da quel momento più di cento templi sono sorti nella zona, sul Koyasan. Il più importante di tutti sono il Kongobuji e il Okunoin.

Presso il Koyasan è possibile vivere un’esperienza particolare, e cioè dormire una notte presso un tempio: durante il soggiorno si ha la possibilità di assaggiare lo stile di vita monastico, ad esempio vi verranno serviti i (loro) pasti vegetariani (shojin ryori) e sarà possibile prendere parte alle preghiere del mattino (molto presto!!!). Ci sono più o meno una cinquantina di templi che danno questa possibilità. Non lasciatevi ingannare dallo stile “frugale”, il prezzo del pernottamento (che di solito comprende cena e colazione, entrambe servite prestissimo) è di solito abbastanza salato!

Come raggiungere il Koyasan e Orientamento.
La città più vicina e comoda è Osaka (poichè Osaka è facilmente raggiungibile anche da Kyoto, va da sè che anche da Kyoto si può fare), dalla stazione Namba di Osaka parte un treno diretto. Può essere una gita in giornata (ma poichè il viaggio è abbastanza lungo, l’ideale sarebbe pernottare lì). Da Osaka il viaggio dura 2 ore, e non appena il treno si “addentra” nelle montagne già si respira l’atmosfera del posto e soprattutto si gode di stupendi panorami montani. Col treno non si arriva, ovviamente, in cima alla montagna: gli ultimi km si fanno con una cabinovia e con un bus (strada piena di curve). Quindi siete avvisati se avete un problema con una di queste due cose.

La linea che collega Namba (Osaka) al monte Koya è la Nankai Railways (la tratta è la Nankai Koya). Si può prendere anche dalla stazione Shin-Imamiya (collegata con la JR). I treni diretti sono pochi, la maggior parte sono espressi/rapidi che necessitano di un cambio ad Hashimoto (100 minuti, 850 yen, partenze ogni 20-30 min). Ci sono anche alcuni diretti che arrivano a Gokurakubashi (80 minuti, 1610 yen, 5 treni al giorno). Poichè nessuno di questi treni è coperti dal JPR vi potrebbe convenire acquistare un biglietto combinato come il Koyasan World Heritage Ticket (leggete in fondo a questo articolo per maggiori info)

Alla stazione Gokurakubashi, si prende la cabinovia su rotaie. Il trasferimento in cabinovia dura 5 minuti e costa 380 yen. Una volta in cima, c’è un bus che porta in centro (280 yen fino alla fermata Senjuinbashi). Questo tratto di strada non si può fare a piedi, l’unica alternativa è il taxi.

 

Fonte : japan-guide

Ecco una mappa utilissima che illustra la zona. In alto vedete la Koyasan Station della cabinovia su rotaie, e il pezzo in rosa che percorrerete in bus. Il bus fa poi diverse fermate, conviene scendere alla Senjuinbashi (dove c’è il tourist office). Il JPR non copre purtroppo nessuno degli spostamenti fatti in zona.

 

Il Koyasan raggiunge i mille mt. sopra il livello del mare, è una città la cui popolazione è composta principalmente da monaci, cui si aggiungono i 500.000 visitatori annui 🙂 La cittadina non è enorme e si può percorrere a piedi qualsiasi spostamento, la maggior parte dei siti di interesse sono in centro. Di “distante” c’è l’Okunoin, che si può raggiungere in bus: ci sono tre linee di bus, una connette la stazione Koyasan con Okunoin, una la stazione Koyasan con il Daimon Gate, e l’altra il Daimon Gate con l’Okunoin. Tutte passano per il centro.

Links utili per i trasporti:
Orari dei bus di Koyasan
– Orari dei treni da Namba a Koyasan
– La mappa della stazione Namba di Osaka
Bellissima, utilissima, chiarissima mappa di Koysan (la trovate all’ufficio turistico)

Koyasan. Cose da vedere e da fare.

Come dicevo, il Koyasan è un luogo “sacro”, e le attrattive del posto sono templi, santuari e cimiteri. Se la spiritualità non vi interessa questo non è sicuramente il posto per voi, trattandosi di un villaggio di monaci arroccato tra le montagne in cui non ci sono attrattive di diverso genere 🙂
I tre complessi principali sono i seguenti, nel Tourist Office in centro trovate un’audioguida noleggiabile per 500 yen che potrete usare tra le 8:30 fino alle 16:30. :

Okunoin (il più affascinante) : Ingresso gratuito. Presso l’Okunoin, il sancta sanctorum del monte Koya, è sepolto Kobo Dashi, ed è uno dei luoghi più sacri di tutto il Giappone. Nella parte anteriore c’è il Toro-do, o sala delle lanterne, dove ci sono più di 10.000 lanterne le cui fiamme ardono costantemente il ricordo della morte di Kukai avvenuta più di mille anni fa. Il tempio è circondato dal cimitero più grande del Giappone, un vasto e bellissimo labirinto di lapidi fatiscenti e statuette ricoperte di muschio, particolarmente suggestivo o le prime ore del mattino oppure nel tardo pomeriggio (sconsigliate visite notturne per chi è debole di cuore!!). In cima a molte delle lapidi ci sono mucchietti di cinque pietre una sopra l’altra, si chiamano gorinto.  I livelli rappresentano i cinque elementi materiali del mondo : terra, acqua, fuoco , aria e spazio. C’è un sesto elemento intangibile, il ” conoscitore “, che è una riflessione su di sé e di un concetto che sintetizza l’ insegnamento di Kukai su saggezza e azione. Quelli che erano più vicini a Kobo Daishi , tra cui gli alunni, politici , ex feudatari , e altre lealisti sono tutti sepolti nel labirinto di memoriali…ma mentre un’estremità del cimitero è un  quadrato perfetto, l’altra è affollata di con memoriali costruiti da società moderne , tra cui Sharp , Toyoda e Panasonic e le tombe di figure aziendali di spicco e funzionari governativi. Credeteci o no, ce n’è anche una replica di 15 metri di altezza in alluminio del razzo spaziale Apollo.
Le due vie: è interessante dire che alla Torodo si può arrivare percorrendo due diverse strade, entrambe a piedi. Una, la più breve (meno di 1 km), e per questo motivo preferita dai turisti (TSK!) è quella che si percorre quando si arriva con il bus alla fermata Okunoin-mae: si tratta di una “scorciatoia” che passa però la parte più moderna del cimitero, con lapidi moderne e anche particolari (una ad esempio è stata messa da una società di pesticidi in memoria di tutte le termiti che hanno ucciso coi loro prodotti!). L’altra strada invece (di circa 2 km) è quella che comincia al ponte Ichinohashi  (primo ponte) [fermata omonima del bus]  ed è la “vera” entrata dell’Okunoin, prima di attraversarlo bisognerebbe porgere rispetto a Kobo Daishi. Percorrendo questa via attraverserete tutto il cimitero, come dicevo, il più grande del Paese (più di 200.000 elementi).  Sta a voi la scelta! 🙂

Okunoin-map
Kongobuji (il più vicino): Ingresso 500 yen. Kongobuji risale al 1593 e originariamente fu costruito da Toyotomi Hideyohi per commemorare la madre. In seguito fu unito con un tempio vicino e riorganizzato in uno dei principale templi del buddhismo Shingon. Interessante e bella la Ohiroma Room, usata per rituali e cerimonie più importanti, riccamente decorata. Accanto ci sono la Plum Room e la Willow Room :in questa seconda stanza Toyotomi Hidetsugu si suicidò (con un rituale) per ordine di suo zio Hideyoshi. Una parte aggiunta più recentemente offre invece la possibilità di prendere del thè e un dolcetto. Il tempio ospita inoltre il Banryutei Rock Garden, il più grande giardino asciutto del Giappone. Risale dal 1984 e le grandissime pietre provenienti dallo Shikoku (luogo di nascita di Kobo Daishi) rappresentano due draghi che escono dal mare.

Banryutei Rock Garden

E’ inoltre possibile visitale la  Jodannoma Audience Room dove ricevevano i dignitari e che ha muri e porte ricoperti d’oro. La visita finisce attraversando l’enorme cucina, che poteva dar da mangiare a 2000 persone.

Complesso Garan (il più importante). Questo complesso è molto vasto e forse il più importante sul Koyasan. Leggenda vuole che Kobo Daishi lanciò il suo sankosho (oggetto cerimoniale buddhista) dalla Cina, dove stata studiando, verso il Giappone. Una volta tornato in Giappone, mentre cercava un posto che potesse diventare quartiere generale della sua nuova religione, si imbattè nel suo sankosho (carramba che sorpresa!) incastrato tra i rami di un pino sul Koyasan: fu così che iniziò a costruire il Garan, il tempio principale del complesso. Il pino è ancora lì.

Gli edifici principali sono : la Kondo Hall e l’enorme Konpon Daito Pagoda. La Kondo Hall è un edificio in legno dove si tengono le cerimonie, è bruciata diverse volte durante i secoli, l’edificio attuale risale al 1932. All’interno c’è un’immagine di Yakushi Nyorai, il Buddha della medicina e la buona salute. La pagoda, alta ben 45 metri, due piani, in stile tahoto: dentro c’è una statua di  Dainichi Nyorai (Cosmic Buddha, anche conosciuto come Variocana, il Buddha principale dello Shingon.  Kobo Daishi, seppur avendola cominciata, non fu in grado di vedere conclusi i lavori di costruzione della Pagoda: fu il suo successore a finirla. Nel complessi ci sono poi : Toto ( pagoda ad est), Saito (pagoda ad ovest), Miedo e il santuario Koya Myojin dove si venerano divinità shinto.

Garanmap

Altre cose da vedere :
il Mausoleo Tokugawa [ingresso 200 yen] : Il mausoleo risale al 1643 e fu voluto da Iemitsu Tokugawa per la sua famiglia, voleva appositamente che si trovasse vicino a quello di Kobo Daishi. Consiste in due edifici, in uno c’è il padre di Iemitsu, Ieyasu (in quello a destra), e nell’altro Hidetada (il nonno)(in quello a sinistra), i primi due shogun Tokugawa. I due edifici sono identici e hanno richiesto 20 anni di lavoro

– il Reihokan Museum [ingresso 600 yen, chiuso a fine anno] : all’interno di questo museo sono esposti i tesori del Koyasan. La collezione consiste in un migliaio di pezzi d’arte religiosa. Statue, mandala, e altri vari attrezzi e accessori religiosi, e quadri, il cui pezzo più famoso è il  “Reclining Image of Sakyamuni Buddha on His Last Day”. C’è anche una collezione temporanea che varia ogni stagione.

– il Daishi Kyokai [gratuito] e la cerimonia jukai : questo è il centro amministrativo del buddishimo Shingon. E’ composto da due edfici, Henjoden (tempio), risalente al 1915 e dedicato a Kobo Daishi, e un edificio più moderno che è la sede amministrativa e di training. I visitatori possono partecipare ad alcune attività tenute presso il Daishi Kyokai, tra cui :
Jukai [500 yen, uno all’ora dalle 09 alle 16. Servizio in giapponese con spiegazioni in inglese di livello medio] : anche se la jukai è una cerimonia buddhista, non bisogna per forza esserlo per partecipare. La cerimonia ha luogo in una stanza molto buia, i partecipanti siedono sul tatami e recitano seguendo il monaco. Durante la cerimonia ci si pente dei propri peccati, ci si rifugia nel Buddha e si ripetono i Dieci Precetti (un codice morale buddhista). La cerimonia dura 30 minuti e alla fine si riceve un certificato.
Shakyo [costo dai 100 ai 1000 yen, se volete solo copiare un sutra 100 yen, 1000 se lo volete anche dedicare a Okunoin]. Shakyo significa copiare sutra, ed è una forma di meditazione e devozione. I partecipanti avranno un pezzo di carta a loro disposizione con stampato un Sutra in maniera quasi invisibile: con l’ausilio di un pennello e inchiostro bisognerà ripercorrere le linee tracciate dalla stampa (caratteri kanji). Finito il vostro lavoro, è possibile portarlo a casa oppure (pagando un extra) dedicarlo ad Okunoin.

Pernottamento presso i monaci.

Come dicevo, Koyasan ha più di 50 templi che offrono questa opportunità, cioè si offrono come shukubo. A differenza di tanti altri, infatti, offrono ospitalità anche ai turisti stranieri (mica scemi!) e fare una prenotazione non è difficile (poi vediamo meglio). Il costo tipico va dai 9,000 ai 15,000 yen a testa a notte (come vi dicevo, non è economico) e include cena e colazione. La maggior parte accettano solo cash.

Sarete alloggiati in una stanza giapponese con tatami, porte scorrevoli (fusuma) e bagni in comune. Per dormire durante la notte saranno disposti per terra dei futons. Se è inverno, ci saranno delle stufette a gas. Alcuni templi offrono una sistemazione più in stile ryokan con bagni privati e pasti più “sfarzosi”.

Cercate di fare il “check-in” entro le 17:00, la cena di solito è servita intorno alle 18:00. Sia cena che colazione sono vegetariane e alcune specialità sono kokyaku (gelatina di lingua del diavolo!), yuba (una parte del tofu), e koyadofu (tofu esiccato). (WOW!). Non aspettatevi cene suntuose nè di saziarvi! Gli ospiti possono partecipare alle preghiere del mattino, che di solito cominciano alle 06:00 e durano 30-40 minuti, seguite poi dalla colazione intorno alle ore 07:00. Durante il soggiorno potrete vedere i tesori del tempio che vi ospita, i giardini, le stanze e se volete utilizzare i loro bagni caldi (separati per genere).

Per prenotare :
Japanese Guest House : http://www.japaneseguesthouses.com/ryokan-search-results/?area=Mt%20Koya
Japanican : http://www.japanican.com/en/hotel/list/?ar=30&sar=3005&ref=EXJ_FORUM
–  Soluzione preferibile : Potete mandare una e-mail al sito dell’ufficio turistico locale : http://eng.shukubo.net/ che propone una lunga lista di opzioni con caratteristiche varie : http://eng.shukubo.net/temple-lodging.html

 

Biglietti speciali e sconti:
Per chi volesse visitare il Koyasan è possibile acquistare alcune biglietti che, a seconda dei vostri programmi, potrebbe far risparmiare qualche soldo e/o facilitare l’acquisto dei biglietti .

1 – Combination Ticket (1500 yen): questo biglietto permette di entrare in tutti i posti “visitabili”, include il Kongobuji, la Kondo Hall e la Daito Pagoda del Garan, il Reihokan Museum e il Mausoleo Togugawa. Permette anche di partecipare a un servizio jukai presso il Daishi Kyokai. Il biglietto è acquistabile all’ufficio turistico e vale per due giorni consecutivi.

2 – Koyasan World Heritage Ticket (2780 yen). Sito ufficiale :Link. Questo biglietto si può acquistare a Namba, Shin-Imamiya e Tengachaya Station per 1780 yen e include un viaggio di andare/ritorno da Osaka al Koyasan, corse illimitate sui bus di Koyasan e ingressi scontati per il Kongobuji, il Reihokan Museum e Kanda Hall/Daito Pagoda del Garan e altri (la lista degli sconti è sul sito che vi ho linkato). Vale per due giorni consecutivi. La versione “limited express” costa 3,310 yen. Comprando questo pass si risparmia circa il 15% in totale.

3 – 1-day Buss Pass (800 yen): Semplice, con questo biglietto potete usare tutti i bus a Koyasan per un giorno. Si acquista una volta scesi dalla cabinovia, nella stazione di arrivo della stessa.

 

 

 

 

Kanazawa : Kenrokuen e Castello

Kanazawa è famosa per il suo magnifico parco, il Kenrokuen e per il castello (oltre che per tante altre cose, per informazioni in generali su Kanazawa clicca qui)

Links : 
– Per informazioni su come arrivare a Kanazawa e come raggiungere il centro vi rimando al mio articolo relativo.
– Anche per informazioni su Kanazawa con itinerari e cose da fare/vedere vi rimando a questo articolo.
– Per informazioni generiche sulla città, il sempre utile Sito Del Turismo di Kanazawa

Per il castello e per il parco ho fatto alcune schede, così che volendo le possiate stampare.

Il castello. Le rovine di un maestoso castello e il bellissimo parco.
– Scarica la scheda cliccando qui
– Link sito ufficiale del castello cliccando qui.

Il parco. Considerato uno dei tre parchi più belli del Giappone.
– Scarica la schedaclicca qui
– Scarica la scheda (2) con il percorso suggerito da seguire all’interno del parco e relativa mappa : clicca qui
– Link sito ufficiale del parco cliccando qui.
– In particolare, sul sito ufficiale trovate una bellissima e ricca pagina sulla storia del giardino a questo link

Spero di esservi stata utile, alla prossima! 🙂

Kanazawa : cosa fare e vedere

Era da un po’ che volevo fare un articolo su Kanazawa almeno introduttivo, perchè ritengo che sia una tappa assolutamente meritevole. Perchè? Per due motivi : 1- Il parco [Kenrokuen] 2 – Chaya District. Altri due motivi : 3 – Il castello 4- il Museo di arte contemporanea,  5 – Ninjadera 6- Ok la smetto…

Parliamoci chiaro, se uno ha tempi stretti a Kanazawa può anche non andarci, perchè è lontana dalle altre grandi città e soprattutto perchè : ha un parco stupendo, ma di bei parchi ce ne sono anche altrove; ha un castello, ma il castello di Osaka è più bello, ha il chaya district, ma Gion a Kyoto è spettacolare pure lui, ecc.ecc…. ma come potete capire anche voi tutte queste cose nel complesso rendono Kanazawa una meta molto appetibile, che vale una tappa, anche perchè può essere congiunta con una visita a Takayama e Shirakawa-go. Ho infatti inserito Kanazawa in questo itinerario e penso che meriti una visita.

Links :
Mio articolo su Orientamento e Mezzi
– Kanazawa Sito del Turismo [ENG] : sito molto completo ed esaustivo
– Eventi a Kanazawa : una lista stagionale di tutti gli eventi annuali in questa città, potete cercare se c’è qualcosa durante il periodo in cui sarete in Giappone e programmare una visita ad hoc.
– Altro sito con lista di Eventi a Kanazawa (2)
– Itinerari vari per la città
– Mappe di vario genere
– Lista dei piatti tipici di Kanazawa a seconda della stagione
– Consigli di EyeOn su dove mangiare e altro [Consiglio anche la sezione Culture di questo sito con tanti consigli su cose da fare come ad esempio Kimono Cosplay oppure visita ad una distilleria di Sakè oppure la lavorazione della foglia d’oro!]

Dopo l’articolo su orientamento e mezzi a Kanazawa, ecco qui quello dedicato a un po’ tutte le cose principali che si possono fare e vedere a Kanazawa : queste sono intorno al Parco Kenrokuen e il castello, quindi per visitarle basterà compiere un giro circolare intorno ad essi toccando i punti che vi interessano (oppure solo metà giro se determinate cose non sono di vostro interesse). In pratica poi è il giro che compie il Kanazawa Loop Bus : mappa qui. Qui di seguito illustrerò quindi le varie “attrazioni” in ordine circolare, partendo dell’Omicho Market e continuando circolarmente verso est, sempre avendo bene in mente che in centro al cerchio ci sono il parco e il castello.

Breve accenno alla storia della città : Durante il periodo Edo, Kanazawa era la città del Clan Maeda, il secondo clan feudale più forte dopo i Tokugawa e più grande dal punto di vista di dimensioni e produzione di riso. Kanazawa quindi divenne una città importante che poteva competere con Kyoto e Edo. Durante la seconda guerra mondiale, Kanazawa era la seconda città più grande del Giappone -dopo Kyoto- in cui moltissimi si rifugiavano dai raid aerei. La città fu salva dai bombardamenti quindi grande parte della città, tra cui quello che rimaneva del castello e i quartieri Nagamachi, si conservano oggi piuttosto bene. Oggi, Kanazawa è una città ancora importante ed è la capitale della Prefettura Ishikawa. 

Cominciamo…!!!

0 – Come premesso, ovviamente il centro di tutto sono il Parco Kenrokuen e il Castello : per info vi rimando all’articolo e alle schede che ho fatto su questi.

1 – Omicho Market : Il Mercato Omicho è il più grande mercato alimentare di Kanazawa sin dal periodo Edo. Oggi è un mercato colorato e vivace, che si trova in strade coperte e conta circa 200 stand. La maggior parte dei negozi è specializzato in pesce e prodotti del mare, ma si può trovare di tutto, dai fiori,a i vestiti, agli strumenti per la cucina e altro. Il mercato è vivo soprattutto la mattina presto, ma diventa interessante anche intorno a mezzogiorno quando i turisti e i locali ci si recano per pranzare, il piatto tipico è una ciotola di riso ricoperto con prodotti freschi del mare. Se volete, potete iniziare la visita della città facendo una tappa in questo bel mercato, scendendo alla fermata Musashigatsuji bus stop oppure potete recarvici per pranzare dopo aver visitato castello e parco.

Info :  Il mercato è aperto dalle 09:00 alle 18:00. Informazioni dettagliate sugli orari e altro a questo link.
Fermata : Musashigatsuji
Sito ufficiale -solo jap- : http://ohmicho-ichiba.com/

1BIS. All’inizio o alla fine di questo itinerario circolare potrebbe interessarvi anche inserire lo Yuzenkan, un centro specializzato in una tecnica di colorazione di kimono dove è possibile vederne esposti alcuni esemplari e scoprire di più su questa tecnica, oltre a svolgere varie attività. Tutte le informazioni su questo articolo dedicato.

2 – Confectionery Museum : Kanazawa è famosa per la pasticceria. In questo museo sono mostrati diversi metodi tradizionali di preparazione dei tradizionali dolci giapponesi (wagashi). Il museo si trova in una zona piena di pasticcerie.

Info : il museo è aperto dalle 09:00 alle 17:00, chiuso il Mercoledì, ingresso 300 yen

3 – Kazuemachi Chaya District e (al di là del fiume) Higashi Chaya District : per informazioni vi rimando all’articolo relativo ai Chaya District di Kanazawa. Si tratta di 2 quartieri molto ben preservati in cui erano (e sono) presenti le chaya, le sale da thè dove le geishe intrattenevano i clienti. Dei 2, l’Higashi (a nord-est) è quello più grande e interessante, vale assolutamente la pena passarci. [Oltre a questi poi ad Ovest c’è un terzo quartiere simile, il Nishi]

4 – Must see : Museo di arte contemporanea (21st Century Museum of Contemporary Art) : Questo museo ha aperto nel 2004 e si trova accanto al Kenrokuen ed è uno dei più popolari musei giapponesi nel suo genere. La sua architettura è unica e diversa da tutti gli altri musei della città : come potete vedere dalla foto qui sotto, il museo è composto da un grande edificio circolare dal diametro di 112 metri senza facciate e senza ingresso. Il museo non ha fronte e non ha retro, questo per impedire agli avventori di approcciare il museo (e quindi l’arte stessa) da un’unica direzione.  La parte centrale (ingresso a pagamento) ospita le collezioni temporanee, di solito una o due. Il museo ha anche altri spazi come una libreria, una sala lettura, e laboratorio per i bambini.
“In giro” per il museo ci sono poi alcune installazioni permanenti, che si possono vedere gratuitamente. Queste includono ad esempio la “Swimming Pool” (piscina) di Leandro Erlich, una piscina che fa apparire le persone che la guardano come sott’acqua; e il “Blue Planet Sky” di James Turrell, e altre. Il museo ospita opere di artisti sia giapponesi che internazionali.

Sito ufficiale : http://www.kanazawa21.jp/en/

Info sul museo :
Orari : Le temporanee dalle 10:00 alle 18:00 (Venerdì e Sabato fino alle 20:00). Invece gli spazi pubblici aperti dalle 09:00 alle 22:00.
Ingresso : L’ingresso varia, come dicevo, si paga solo per accedere alle mostre -no spazi pubblici e permanenti- e costa intorno ai 1000 yen.
Chiusura : Lunedì, e dal 27 Dicembre all’1 Gennaio.

5 – Deviazione per il Nishi Chaya District e il Ninjadera : linkate su entrambi per gli articoli relativi.

6 – Santuario Oyama. Questo santuario è dedicato a Maeda Toshiie, il primo e più potente lord del clan dei Maeda. Il santuario risale al 1599 e fu costruito dal successore di Toshiie, Toshinaga, sul Monte Utatsu. Successivamente fu spostato nella location attuale. Questo santuario è noto per il suo particolare gate di ingresso, che è disegnato da un architetto tedesco, usando elementi europei e asiatici, sempre religiosi. Al primo piano sono presenti elementi architettonici giapponesi e cinesi, invece i piani superiori hanno uno stile tedesco e hanno finestre di vetro. Questo gate d’ingresso si trovava una volta all’ingresso del Castello di Kanazawa, e fu spostato qui successivamente. Presso questo santuario si trova poi un statua di Toshiie, ci sono inoltre un bel giardino con un laghetto e alcuni ponti, che dovrebbero rassomigliare arpe e liuti.

Spero di essere stata utile… alla prossima! 🙂

Kyoto : International Manga Museum

Il Museo Internazionale del Manga di Kyoto è stato aperto a Novembre 2006 e ha sede in una ex scuola elementare.

kyotomangamuseum

Link del sito ufficiale (inglese)
FAQ museo
– Info pratiche in fondo all’articolo

Il museo.
Il museo è costituito da più parti:

A – La collezione : All’interno del museo è presente una ineguagliabile collezione di materiale relativo ai manga, che consiste in circa 300,000 pezzi che vanno dal manga contemporaneo ad alcuni pezzi del periodo Meiji (1868-1912). Inoltre ci sono anche materiali provenienti da tutto il mondo, come ad esempio manhua e manhwa (Corea). Di questo 300,000 volumi, circa 250,000 sono archiviati e per consultarli bisogna registrarsi nella Research Reference Room (informazioni qui, se cercate un volume in particolare potete fare la ricerca qui). I rimanenti 50,000 volumi sono invece a libera consultazione dei visitatori (vedi B).

B – Il muro di manga : Una delle “attrazioni” principali del museo è la collezione di 50,000 pubblicazioni tra il 1970 e il 2005 che sono sistemati in una scaffalatura continua lunga più di 200 metri, chiamata appunto “muro di manga”. La maggior parte sono stati donati dalla Okubo Neghisi Books. Tutti i visitatori possono prelevare i volumi dagli scaffali e leggerli (ovviamente sono in giapponese). In generale il museo non tiene volumi che abbiano meno di sei mesi dalla pubblicazione. 

C – Il Manga Expo : circa (solo!) il 10% dei visitatori del museo non sono giapponesi, a costoro è dedicato il Manga Expo, cioè una parte del muro di manga, dove i visitatori stranieri possono leggere fumetti provenienti da altri Paesi oppure manga tradotti in altre lingue. In particolare ci sono circa 260 manga tradotti in italiano e nessun fumetto proveniente dall’Italia (lista completa per Paese qui). In questo reparto ci sono circa 5,000 volumi.  I manga, infatti, hanno avuto una grande fortuna oltreoceano, tanto che la stella parola “manga” è entrata nel linguaggio comune internazionale. Il Manga Expo si trova vicino all’ingresso del primo piano (mappa qui)

D – Il museo vero a proprio : Ovviamente c’è anche un museo vero e proprio, il cui contenuto risponde alla domanda “Cos’è un manga?”. Questa sezione (godibile anche da turisti stranieri) spiega la storia dei manga e il loro significato sociale, ed espone cose che il lettore “medio” normalmente non ha l’occasione di sapere/vedere, come ad esempio come un manga viene creato, prodotto, mandato in stampa ecc.ecc. L’esibizione si conclude con alcuni scaffali in cui sono esposti i manga più famosi e più “influenti” dal 1945 al 2005, divisi per anno. Tutta l’esibizione ha pannelli esplicativi in inglese.  A questo link trovate, se interessa, l’elenco analitico di tutto il percorso del museo e i contenuti.

E – Le 100 maiko : In una parte del museo sono esposte 100 diverse rappresentazioni di maiko fatte da 100 diversi autori di manga. Le “maiko” sono le geishe apprendiste, che hanno l’età di circa 15-20 anni. Le maiko imparano a cantare, danzare, a suonare lo shamisen ecc.ecc. In questi disegni, ogni artista ha rappresentato la sua personale visione di come un maiko appare

Le 100 maiko

F – Esibizioni temporanee : A questo link trovate le informazioni sugli “Eventi” temporanei, organizzati in un comodo calendario.

G – Altro/Attività : Inoltre, al museo trovate :
– Uno spettacolo di Makishibai : info qui (anche se presumo che sia in giapponese)
– I workshop! (Il Sabato e la Domenica e durante le feste, aperti a tutti) : info qui 
– Il Manga Studio, dove potete vedere aristi all’opera (Sabato e Domenica, e durante le feste) : info qui
– L’angolo dei ritratti, per 1,000 yen a testa (meno se siete più di una persona) potete farvi ritrarre in stile manga da un artista : info su prezzi e orari qui  (comunque genericamente il Venerdì, Sabato e Domenica)

H – Caffè e Shop : naturalmente non mancano un Caffè (il menù è incomprensibile ma i prezzi sembrano interessanti) e un Angolo Shopping. 

Informazioni utili. 

Come arrivare? Il museo si trova vicino al Nijo-Castle (tanto per farvi capire la zona) a due minuti a piedi dalla fermata Karasuma-Oike della metropolitana (Dalla Kyoto Station, 5 minuti, 210 yen) : in questo caso prendete l’uscita N°2 . Ecco la mappa. Alternativamente potete prendere i bus 15, 51, 61, 62 e 63 e scendere alla fermata Karasuma Oike.

Prezzi e orari. L’ingresso al museo costa 800 yen. Il museo è aperto dalle 10:00 alle 18:00. Il museo è chiuso in Mercoledì e in occasione delle feste di fine anno. Queste sono le linee guida di comportamento nel museo. Queste sono le FAQ in generale.

Evento a Osaka : Tenjin Matsuri [24-25 Luglio]

[Fonte articolo : japan-guide]. Il Tenjin Matsuri o Festival è uno dei tre più important del Giappone insieme al Gion Matsuri di Kyoto e Il Kanda Matsuri di Tokyo. E’ iniziato nel decimo secolo e si svolga il 24 e 25 Luglio di ogni anno. Le celebrazioni principali sono il 25 Luglio, tra cui una processione via terra ed una via fiume, con fuochi d’artificio. Se vi troverete quindi nei pressi di Osaka in uno di questi due giorni, non potete assolutamente perdere  questa occasione. Vi basterà cercare su Google Immagini “Tenjin Matsuri” e vi renderete subito conto di quale atmosfera si respira in quei giorni.

Il Tenjin Matsuri è la festa del Santuario Tenmangu e onora la sua principale divinità Sugawara Michizane. Il festival porta fuori la divinità dal santuario e la accompagna attraverso la città, le feste sono fatte per intrattenerla prima di riportarla al santuario. Per la gente, queste festose celebrazioni sono un’occasione per divertirsi durante l’estate, assistendo a parate in costumi tradizionali, processioni spettacolari e vivendo in generale un’atmosfera festosa.

Tenjin Matsuri_map

24 Luglio : La mattina del primo giorno (24 Luglio) il festival comincia con un rituale al Santuario Tenmangu, seguito da preghiere al fiume, per la pace e la prosperità di Osaka. Nel pomeriggio, uomini con alti cappelli rossi suonano i tamburi per informare tutti che le preparazioni per il festival sono completate.

25 Luglio : Il pomeriggio del secondo giorno, il 25 Luglio alle 15:30, comincia il momento più vivo del Festival, quando vengono suonati i tamburi che guidano la processione via terra che viene fatta dal Santuario Tenmanguattraverso le strade di Osaka (mappa qui sopra). Come arrivare? Utilizzate questa mappa dei mezzi per arrivare in un punto che ritenete consono : al Tenmangu potete arrivare con le linee della metro T-viola e K-marrone (fermata Minami-morimachi) oppure con la JR Tozai Line (Fermata Osaka Tenmangu).
Prendono parte alla processione tanti personaggi e diverse attrazioni, come ad esempio Sarutahiko, un goblin con un lungo naso rosso che si muove a cavallo, e poi musica, leoni danzanti, e così via.

Sarutahiko

Sarutahiko

Dopo circa un’ora fa la sua apparizione il “convoglio” che porta la divinità del santuario, preceduto da un bambino  e una bambina. La portantina ha una fenice nella parte superiore, questa fenice porta lo spirito della divinità. Dopo il primo convoglio, ne seguono altri due riccamente decorati.

La portantina della divinità

La portantina della divinità

La processione arriva ad un certo punto al Fiume Okawa (verso le 18:00), a questo punto le portantine vengono trasferite su alcune barche e la parate continua lungo il fiume. Oltre a queste barche ce ne sono anche altre sulle quali prendono vita spettacoli di noh e bunraku. Inoltre ci sono alcune barche “Dondoko” che fanno avanti e indietro per il fiume spinte da giovani e vigorosi vogatori. Lungo le rive del fiume ci sono numerosissimi banchetti dove vendono cibo e bancarelle di vario genere. Il culmine della processione sul fiume è verso le 19:00, quando inizia un lungo spettacolo pirotecnico che dura fino alle 20:30. Anche se questo spettacolo pirotecnico non è dei più fantastici del Giappone, la combinazione con il fiume illuminato da così tante barche e il riflesso sull’acqua dei fuochi offre uno spettacolo unico.

Il Tenjin Matsuri ovviamente attrae molte persone, quindi bisogna aspettarsi molta molta folla, soprattutto la sera durante lo spettacolo pirotecnico. C’è grande competizione per accaparrarsi i posti migliori per fare picnic o per assistere allo spettacolo. Una alternativa può essere comprare un posto a pagamento, ce ne sono alcuni disponibili vicino alla Temmanbashi Station (Dall’altra parte del fiume diciamo, si vede sulla mappa dove sono, segnati in blu come “paid seats“) : costano 7000 yen e vanno prenotati in anticipo. Da questa posizione si gode una bellissima visuale sulla processione ma non sui fiochi artificiali.

Anche i ponti che attraversano il fiume sono un ottimo punto di osservazione, vengono tutti quanti chiusi al traffico, ma su questi non si può sostare : infatti si può solo “percorrerli” continuando a camminare, di modo che non ci siano intasamenti di traffico “umano”. Il ponte Kawasaki è chiuso anche ai pedoni.

Osaka : orientamento e mezzi

Prima di tutto, vi ricordo il mio articolo su come farsi mandare del materiale sul Giappone gratuitamente : lo dico perchè il piccolo libretto che mandano se richiedete materiale su Osaka è molto comodo e ha delle mappe fatte molto bene. Ad ogni modo, come sempre, potete procurarvi una mappa appena giunti a destinazione, gratuitamente e in ogni stazione/ufficio turistico/hotel.

Osaka è raggiungibile con qualsiasi mezzo, bus, aereo, treno, ecc.ecc. e da qualsiasi grande città giapponese.  Attenzione : se arrivate con lo shinkansen arriverete alla stazione Shin-Osaka. Da qui dovrete raggiungere la vera e propria stazione JR di Osaka (utilizzando la metropolitana linea M rossa), che si trova affiancata alla stazione della metro Umeda.

– Questa è la mappa dei mezzi (metro e treni) di Osaka : LINK. (Come al solito, questa mappa potete procurarvela gratuitamente in qualsiasi stazione).
– Questo è il link dell’Osaka Municipal Transport Bureau.

Osaka_map

Una volta raggiunta la stazione Osaka/Umeda (come vedete sono strettamente collegate, con la differenza che una è una stazione dei treni -Osaka- e l’altra è una stazione della metro -Umeda-) potete raggiungere qualsiasi parte della città utilizzando o la metropolitana oppure la JR Loop Line (Una sorta di Yamanote Like di Tokyo) coperta dal Japan Rail Pass. A Osaka ci sono otto linee di metropolitana, la JR Loop Line (sì JPR), e altre linee ferroviarie private (Hankyu, Hanshin, Nankai, Keihan e Kintetsu Railways) non comprese nel JPR.

Osaka ha due importanti “poli”, uno si chiama Kita (Nord) e si trova nella zona intorno alle stazioni Osaka/Umeda, l’altra si chiama Minami (Sud) che comprende la stazione di Namba. La parte nord, Kita, è un’area dello shopping e del business, il polo commerciale diciamo; invece Minami (e in particolare Namba) è la zona dell’intrattenimento ed il divertimento. Tra le due, nella zona ad est del centro città, c’è l’Osaka Castle. A Namba arrivate con tre linee della metro e con tree tipi di treni. Ancora più a sud c’è l’altra importante stazione, Tennoji.

Un viaggio in metro costa circa 200-230 yen se rimanete nella zona centrale.  La metropolitana ed i biglietti si acquistano e si utilizzano esattamente come nelle altre città, per le info vi rimando quindi al mio articolo su La metropolitana di Tokyo. 

Pass e carte prepagate.

Sono disponibili due Pass di un giorno per la zona di Osaka, che sono :

– Osaka Unlimited Pass (2000 yen). Uso illimitato di metropolitana, bus, e tutte le linee di treni all’interno di Osaka (Hankyu, Hanshin, Nankai, Keihan e Kintetsu Railways) per un giorno di calendario, più sconto per accedere ad alcune attrazioni turistiche. Si acquista negli uffici turistici.
– Osaka One-Day Pass (800 yen per giorni settimanali, 600 yen per weekends e feste).  Uso illimitato di metropolitana, bus cittadini e la “New Tram” (no OTS) per un giorno di calendario. Acquistabile nelle stazioni della metro e nei chioschi. Vi dà alcuni sconti per  alcune attrazioni.

Per quanto riguarda le carte prepagate, vi ricordo questa novità.  : a partire dal 23 Marzo 2013 una qualsiasi delle carte ricaricabili che avete (es Suica, Pasmo) potrà essere utilizzata in qualsiasi altra zona del Giappone coperta dalle carte. A parte da quella data non ha quindi più senso di parlare di tipicità delle carte. Le carte “di Osaka” comunque sono la Icoca, 1000 yen, la Surutto Kansai Card, disponibile in diversi formati, e la PiTaPa).

Telefoni in Giappone

Un aspetto che potrebbe interessarvi è quello della telefonia. Questo articolo vuole fare chiarezza su un po’ di cose basilari riguardo i telefoni, quindi :

Quali telefoni cellulari funzionano? Se qualcuno di voi avesse la necessità di usare il proprio telefonino per comunicare a casa (non la scelta più economica di sicuro) deve premurarsi di accertare che il suo telefono possa funzionare. Il vostro cellulare per essere compatibile deve essere 3G UMTS 2100 MHz o 3G CDMA 2000 800 MHz. Nelle aree più popolose sarete connessi al network SoftBank 3G, ma la Softbank non copre tutto il Giappone quindi in alcune aree più rurali o  in mezzo a palazzi molto altri potreste connettervi alla NTT DoCoMo. La Softbank opera a  2100MHz W-CDMA, la NTT Docomo opera a  2100 e 850 MHz W-CDMA. Non posso quindi dare indicazioni più precise di queste, giacchè ogni modello di telefonino è diverso. Comunque l’Iphone a noi funzionava (Iphone 4) anche se non l’abbiamo mai usato se non come sveglia.

Per quanto riguarda le tariffe sia per telefonare che per utilizzare eventualmente il roaming, ognuno di voi si rivolga al proprio operatore.

Cosa fare allora per mantenersi in contatto con l’Italia senza dover spendere più di telefono che per l’intero viaggio?

Il mio consiglio spassionato (che poi è quello che ho fatto io) è utilizzare internet. Spesso negli alberghi è compresa nel prezzo la connessione in camera (o eventualmente si paga a parte, non particolarmente salate le tariffe); e in moltissimi locali come ad esempio caffetterie c’è la connessione WI-FI gratuita (a volte bisogna chiedere la password a volte nemmeno quella). Qui in fondo vi metto una lista dei Wi-Fi liberi nelle città. Quindi, o utilizzate il vostro telefono, vi connettete alla rete wi-fi, e mandate messaggi o chiamate tramite internet (N.B. Servono delle applicazioni apposite, non mi riferisco a SMS o chiamate tradizionali. Esempio : Whatsup, Viber, Skype. ecc.ecc.); oppure vi connettete direttamente dalla vostra camera d’albergo. Attenzione : molti alberghi (anche a Tokyo) offrono sì la connessione libera ma non wi-fi, bensì tramite cavo : in questo caso il telefono o il tablet non sarà sufficiente perchè appunto non hanno l’ingresso per il cavo. 

Io mi sono comportata così : ho portato dall’Italia il computer (uno piccolino nel mio caso) e l’ho sempre lasciato in appartamento. Ovviamente quando ho prenotato ho chiesto se era disponibile la connessione gratuita (risposta : sì). La sera, quando rientravo, mi connettevo e usando Skype telefonavo a casa (perfetto anche per il fuso orario). Attenzione : per chi non lo sapesse, con Skype si possono chiamare anche i telefoni fissi. Mi spiego meglio :

– Con Skype potete sia chiamare (gratuitamente) altri contatti Skype ovunque essi siano (soluzione ottimale se i vostri parenti/amici -insomma chi volete chiamare- sanno utilizzare anche loro questa “tecnologia”)
– Oppure con Skype potete chiamare anche i telefoni fissi, in questo caso a pagamento. Il costo delle chiamate è però IRRISORIO, bassissimo rispetto a una qualsiasi telefonata internazionale. Se non ricordo male era 2 centesimi al minuto. In pratica con una ricarica di 10 euro (ricarica del proprio account Skype, ovvio) abbiamo telefonato in due a casa tutte le sere, raccontandoci tutto il necessario. Sono avanzati anche dei soldi!

Ovviamente per fare ciò dovete possedere un notebook, un portatile, e mettere in conto che appesantirà un po’ la valigia. Vale però sicuramente la pena, in quanto non solo lo potrete usare per chiamare ma anche per controllare la sera prima i vostri itinerari, orari dei treni, posta elettronica, informazioni varie. Insomma se non lo avete fatevelo prestare !!!

Jibtel. Una lettrice del blog ha segnalato un altro metodo che può essere utile. Incollo direttamente qui il suo commento : Un’altra soluzione che avevo trovato io era quella di farmi chiamare al numero dell’albergo con Jibtel…è un servizio Voip, basta iscriversi sul loro sito e poi permette di chiamare direttamente da e verso telefono, cioé senza bisogno di connessione…noi ci siamo trovati molto bene, se volete dare un’occhiata il sito è http://www.jibtel.com/it/it/ [Grazie Caty]

Telefoni fissi e carte internazionali. Altra opzione è quella di utilizzare i telefoni fissi. Naturalmente il numero dei telefoni fissi è in diminuzione, ma se ne trovano ancora. Potete usare monete oppure le carte  telefoniche (che potete comprare sia nei supermercati tipo Seven Eleven, nei chioschi e anche in alcune macchinette) : quando comprate una carta telefonica compratela internazionale, cercando di spendere il meno possibile (vendono carte di varie compagnie, i prezzi cambiano!), specificate che Paese volete chiamare.

A questo link una comparazione dei costi delle varie carte che potete comprate divise per tipo, e costo al secondo (30 o 60 secondi) : http://www.callingcards-japan.com/europe/italy.html. Ovviamente questo elenco non è esauriente, ce ne sono chissà quante altre in vendita!

Ci sono due tipi di telefoni fissi, quelli verdi e quelli grigi/metallizzati. Quelli grigi fanno quasi tutti chiamate internazionali, quelli verdi non tutti, bisogna prima accertarsene. Per fare una chiamata internazionale :

  1. Digitare il prefisso 010 per la chiamata internazionale
  2. Digitare il prefisso del proprio paese ma togliendo lo zero (per l’Italia, basterà 39)
  3. Esempio : chiamare Roma (6) il numero da digitare sarà :  010 39 6 numero

Informazioni ulteriori.

– Dai telefoni fissi potete fare, nel caso ce ne fosse bisogno, anche chiamate locali. Il costo è 10 yen al minuto.
– Il numero da chiamare in caso di emergenza è il 119 per l’ambulanza, e il 110 per la polizia. Alcuni telefoni pubblici hanno un bottone rosso per le chiamate di emergenza.

Free Wi-Fi Tokyo e Kyoto (ovviamente non è una lista completa!!! sono alcuni punti!)

– Tokyo, A Shibuya (Proprio di fronte alla stazione dei treni di Shibuya, vicino alla statua di Hachiko. FREESPOT e FREESPOT2. Qui la connessione cade abbastanza facilmente però)
– Tokyo, A Shinjuku (Il punto con il segnale più forte è vicino a Yasakuni Dori, una delle vie principali che costeggia la parte est della stazione)
– Tokyo, A Roppongi (
Bali Puri Cafe Indonesian Restaurant B1F Hilliside Roppongi Hills Tokyo – chiedere la password allo Staff)
Tokyo, A Ginza (
Apple Store a Ginza, a 1 minuto dalla stazione della metro fermata Ginza uscita A9)
– Ecco un LINK con una nutritissima lista di free-spot a Tokyohttp://www.freespot.com/users/map-e/map_tokyo.html
– Ecco un LINK con lista di freespot a Kyotohttp://www.freespot.com/users/map-e/map_kyoto.html
– Per tutte le altre cittàhttp://www.freespot.com/users/map_e.html

Spero di esservi stata utile!

Pausa & Richieste

Causa esami universitari & tesi in questi mesi sarà molto difficile per me scrivere qualche articolo. Se qualcuno avesse  bisogno di informazioni specifiche su qualcosa o ha qualche richiesta me lo faccia sapere tramite commento e/o mail.

Gli articoli a cui sto lavorando sono :

Kyoto nord-ovest

Nara [Trasporti e Itinerario]

– Monte Fuji [Trasporti] [in futuro forte itinerario]

– Osaka [Gita in giornata da Kyoto]